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Claudia Cretti un giorno in Elite

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Claudia Cretti

Gian Battista Gualdi

“Grazie a chi mi aiuta a realizzare i miei sogni”, ha scritto sul suo diario la paraciclista bergamasca Claudia Cretti. La 24enne bergamasca, Claudia Cretti, vittima nel 2017 di una drammatica caduta nella settima tappa del Giro d’Italia femminile e uscita dal tunnel dopo due operazioni alla testa e tre settimane di coma, è tornata a gareggiare tra le Elite lo scorso 4 settembre partecipando con la maglia del suo team team Born to Win alla cronometro di apertura del Giro delle Marche in Rosa a Recanati. Dopo due titoli tricolori nel paraciclismo, a cronometro e su strada (categoria C4, atleti con disabilità lievi per traumi cerebrali), il suo ritorno al fianco delle più quotate atlete del panorama italiano e internazionale segna il successo di colei che ha saputo con tanta forza e determinazione risalire sulla bicicletta e fare riemergere la passione e la grinta per gareggiare ad alto livello. Nel 2020 non sono state programmate gare nel settore paraciclistico e il via libera ottenuto dalla Federazione ciclistica italiana per partecipare al prologo ha avuto grande valore simbolico per tutto il movimento. In particolare, per le ex compagne di squadra che non hanno nascosto l’emozione di ritrovarla in gara e riprenderne la ruota. Tre chilometri con partenza da Porto Recanati, la città di Giacomo Leopardi al cui capolavoro poetico L’Infinito Claudia sente di ispirarsi per superare le difficoltà e oltrepassare i limiti. L’aspirazione di Claudia Cretti di potere indossare la maglia azzurra alle prossime Paralimpiadi di Tokyo è più che mai viva. Lei che ha ricominciato a frequentare la facoltà di Lingue dell’Università di Trento ed è entrata a far parte di «Top Sport», il programma dell’Ateneo rivolto agli atleti di altissimo livello che desiderano conciliare la carriera sportiva con quella universitaria. La sua famiglia racconta di una ragazza ritrovata, che tutte le mattine esce in bici sulle strade del Lago d’Iseo e della Franciacorta per farsi trovare pronta al grande appuntamento a cinque cerchi. Claudia Cretti è profondamente legata a Alex Zanardi, già conosciuto nel 2015 prima dell’incidente al Giro Rosa, e il suo augurio è di rivederlo pienamente ripreso per ascoltarne i consigli e riceverne l’incoraggiamento. Tenacia e coraggio sono qualità indispensabili per riprendere in mano la propria vita, come ha fatto Claudia Cretti, resa forte dalla perseveranza e dal sorriso ritrovato.

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