Dalla laguna al golfo col vento in poppa

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Per l’anticipo della quindicesima giornata di serie A, tra Atalanta e Venezia, saranno stati certamente di più gli spettatori da casa che allo stadio (meno di 9mila). Ma chi ha deciso di sfidare il freddo si è visto ripagato degnamente, perché la squadra di Gasperini, con ben sette cambi rispetto alla formazione schierata con la Juventus, e in più il rientro di Hateboer dopo sei mesi di assenza e l’esordio dal 1’ di Pezzella, si è dimostrata ugualmente forte, annichilendo anche i lagunari. La bolla del fattore campo è alle spalle e al Gewiss Stadium si è tornato a vincere a suon di gol. Quattro le reti rifilate al Venezia, dopo le tre allo Spezia. Prova di fiducia quella chiesta da Gasperini, ripagato in termini di gioco e risultato. L’allenatore, in vista della trasferta allo stadio Maradona con il Napoli capolista, ha fatto rifiatare quelli per minutaggio hanno dato tanto, contribuendo alla serie positiva di risultati. E quando ci si permette di tenere in panchina uno come Duvan Zapata, a segno da sette partite consecutive tra campionato e Champions, ecco che “the man of the match” diventa Mario Pasalic, il quale per la prima volta in carriera si è portato a casa il pallone. Trofeo che spetta a chi di gol ne segna tre. Ad aiutalo in questa imprese sono stato Josip Ilicic e Luis Muriel, i quali, ironia della sorte, non hanno segnato ma hanno confezionato assist. Il colombiano in campo, dopo la prima rete in maglia atalantina di Koopmeiners, si è ripetuto servendo a Pasalic la palla trasformata in gol con una girata da attaccaante di razza. Il croato ha provato a ricambiare, smarcando in area Muriel che ha sverniciato la base del palo. Riassunta la cronaca del poker, va detto che Musso ha evitato sorprese, sventando rare ma pericolose sortite da lontano dei veneziani, e il reparto difensivo si è confermato baluardo solido. Da lodare lo spirito di sacrificio di Pessina, schierato in mediana con Koopmeiners, il comportamento virtuoso di Ilicic nell’orchestrare la fase offensiva e la gran vena di Muriel, voglioso di ritrovare i giorni migliori e al quale è mancata solo la gioia del gol, trasmessa però da autentico campione a Pasalic. Per circa mezz’ora ha avuto il tempo di scaldare i muscoli de Roon. Una squadra che arriva nel momento e nelle condizioni migliori per affrontare il Napoli. L’Atalanta è abituata a fare bene lontano da Bergamo, ma come i fatti dimostrano non sono consentite distrazioni. Ancora una prova di maturità, per la quale Gasperini vuole tutti preparati.

Nella foto: Hans Hateboer – ph: A. Mariani

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