Errore di Buffon, Milan a -1

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A 180 minuti dalla fine il Milan rosicchia due punti alla Juventus che all’85’ ha mezzo scudetto cucito sulle maglie e un minuto dopo vede interrompersi la marcia trionfale in conseguenza di un errore del portiere Buffon che, sull’1-0 per i bianconeri e con il Lecce in dieci uomini, controlla male di piede un retropassaggio consentendo a Bertolacci di rubare il pallone e mettere a segno il pareggio. A San Siro, invece, il Milan regola l’Atalanta con un gol di Muntari in apertura di partita e quello di Robinho dopo il 90’, riaccendendo le speranze per una clamorosa svolta nella corsa al titolo che dipenderà innanzitutto dalla Juventus, chiamata a gestire un solo punto di vantaggio. La squadra bianconera domina l’incontro contro il Lecce, ma dopo il gol messo a segno all’8’ del primo tempo da Marchisio su assist di Pirlo, non riesce a rimpinguare il bottino, mancando una serie di occasioni sotto porta, una clamorosa con Vidal. Arriva invece il 15esimo pareggio stagionale, frutto di un episodio che non cancella i meriti e il valore di Buffon, abbracciato da compagni e avversari e incoraggiato dal pubblico dello Juventus Stadium al termine della partita. Esulta, al contrario, la controparte rossonera, che vede la sua squadra superare un avversario ostico come l’Atalanta. Non è la migliore partita del Milan, che resta una squadra concreta e concentrata sull’obiettivo. A fare la differenza le giocate di Boateng, che innesca il gol di Muntari, e quelle nel finale di Ibrahimovic, che in pieno recupero permette a Robinho di raddoppiare. Tra i due episodi 85’ ben gestiti dalla squadra di Allegri e altrettanto ben interpretati da quella di Colantuono, che esce a testa alta dal confronto.

Nella corsa al terzo posto il Napoli supera al San Paolo il Palermo con i gol di Cavani su rigore e Hamsik, dopo aver rischiato di capitolare nei primi minuti dell’incontro. La squadra di Mazzarri si avvantaggia sulle dirette concorrenti, potendo far valere anche il vantaggio degli scontri diretti. Delle altre compagini in corsa per la qualificazione alla prossima Champions, vince solo l’Udinese, che passa a Cesena grazie al gol di Fabbrini segnato dopo 3’. Nel racconta della partita ci sono anche un calcio di rigore fallito da Mutu, che colpisce la traversa, e un gol fantasma di Asamoah con il pallone che colpisce la traversa e ricade probabilmente oltre la linea bianca. Ancora in sofferenza la Lazio che all’Olimpico non va oltre il pareggio contro il Siena. Sono proprio i toscani a passare in vantaggio a metà primo tempo con Destro, costringendo l’undici di Reja a inseguire. A raddrizzare le sorti ci pensa Ledesma che trasforma un calcio di rigore al 16’ della ripresa. Nella restante mezz’ora di gioco i biancocelesti non riescono a superare il portiere Pegolo. Ancora più sorprendente il tracollo dell’Inter, che chiude in vantaggio il primo tempo grazie alla rete siglata da Sneijder al 13’. Nei primi dieci minuti della ripresa il Parma prende il sopravvento e approfitta di un paio di sbandamenti della difesa nerazzurra. All’8’ segna Marques, due minuti dopo Giovinco ribalta il risultato. L’Inter cerca di riportarsi avanti, ma al 37’ l’ex interista Biabiany colpisce in contropiede aggirando Julio Cesar fuori dai pali. La rincorsa di Stramaccioni s’interrompe nel momento decisivo della stagione e alla vigilia del derby con il Milan. Nel catino del Bentegodi, al limite della regolarità, la Roma abbandona le residue speranze di agganciare il treno dell’Europa chiudendo senza reti il match con il Chievo.

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La terz’ultima giornata sarà ricordata per l’incredibile aggressione in panchina dell’allenatore della Fiorentina, Delio Rossi, nei confronti di Ljaljc dal quale viene apostrofato in fase di sostituzione. La reazione del tecnico, noto per essere persona pacata e mite, è improvvisa e ingiustificabile. Lo si vede scagliarsi sul giocatore con inaudita violenza. Pochi secondi di autentica follia. E a fine gara, conclusa con il pareggio in rimonta della squadra viola contro il Novara, la decisione inevitabile della dirigenza fiorentina che esonera Delio Rossi. Per la cronaca il Novara segna al quarto d’ora con Jeda e raddoppia Rigoni su rigore alla mezz’ora. Nella ripresa la Fiorentina, pur correndo il rischio di capitolare ancora, trova la forza per guadagnare un punto con una doppietta di Montolivo che prima trasforma un calcio di rigore e poi segna con un tiro dal limite dell’area, consentendo alla squadra di mantenere sei lunghezze di vantaggio sul Lecce terz’ultimo. Matematicamente retrocesso il Novara. Il Genoa lontano dal suo pubblico e senza spettatori, ma non manca l’appuntamento con la vittoria che consente di aumentare le possibilità di salvezza. All’11’ Palacio di rabbia porta in vantaggio il Genoa, dopo 2’ il arriva pareggio del Cagliari in mischia, infine al 31’ della ripresa Jankovic riporta avanti i rossoblu che staccano di tre lunghezze il Lecce. Il Bologna passa a Catania con un eurogol di Ramirez al 34’ del secondo tempo scalando ulteriormente la classifica e scavalcando proprio la squadra di Montella.

Risultati 36a giornata: Chievo-Roma 0-0 Napoli-Palermo 2-0 Milan-Atalanta 2-0 Catania-Bologna 0-1 Cesena-Udinese 0-1 Fiorentina-Novara 2-2 Genoa-Cagliari 2-1 Juventus-Lecce 1-1 Lazio-Siena 1-1 Parma-Inter 3-1

Classifica: Juventus 78 Milan 77 Napoli Udinese 58 Lazio 56 Inter 55 Roma 52 Parma 50 Bologna 48 Catania 47 Atalanta 46 Chievo 45 Siena 44 Cagliari Fiorentina Palermo 42 Genoa 39 Lecce 36 Novara 29 Cesena 22