Lara sul podio della vita

1068

magoni_bernardiTra i pali stretti è stata una straordinaria campionessa, protagonista per molte stagioni dell’appassionante circo bianco. Diciassette anni dopo la fantastica medaglia d’argento conquistata ai mondiali di sci i Sestiere, Lara Magoni riconquista di diritto un podio nella vita. Grazie a lei, alla sua tenacia e all’impegno politico autentico, la ragazza selvinese, oggi consigliere della Regione Lombardia, è riuscita a fare approvare all’unanimità dalla commissione Cultura del Consiglio regionale lombardo un parere alla modifica del regolamento sulle discipline sportive della montagna che consentirà ai disabili di conseguire l’abilitazione all’insegnamento dello sci nei confronti di atleti portatori di handicap. In altre parole, potranno diventare maestri di sci in Lombardia, dopo aver seguito un apposito corso. Simbolo di questa battaglia è Mauro Bernardi, 36enne di Albino, che ha perso l’uso delle gambe dopo un incidente stradale, destinato a diventare il primo insegnante disabile di sci in Italia per allievi diversamente abili. Chi fa politica deve dedicarsi agli altri, agli interessi comuni, alla soluzione dei problemi che si presentano nella vita quotidiana. Ne è convinto Lara Magoni, la quale tuttavia spera di non rappresentare una mosca bianca. D’altronde la grande forza di determinazione di Lara è stata espressa nello sport come nella vita. Chi fu testimone dello slalom femminile ai mondiali di Sestriere ricorda una ragazza allora 28enne che, conclusa al settimo posto la prima manche, emulò lo stile di Alberto Tomba nella seconda risalendo in classifica e piazzandosi per pochi centesimi di secondo alle spalle di una campionessa assoluta che risponde al nome di Deborah Compagnoni. Quel trionfo non ha scalfito i valori morali, la naturalezza e la semplicità di Lara, che è tornata a darsi da fare nella conduzione dell’albergo di famiglia a Selvino, aiutando a servire a tavola e i clienti a trasportare i bagagli. Lì, in quella oasi di ospitalità, ha conosciuto il suo Roberto, milanese con laurea alla Bocconi, che sarebbe diventato suo marito nel giugno 2002. A Selvino l’incontro di Lara Magoni con un dodicenne cieco dalla nascita ma con una grande passione per la neve, che la convince a dedicarsi ai diversamente abili. Diventa così una maestra per ragazzi speciali. Una gioia straordinaria come l’emozione di accompagnare sui pendii chi da solo non ce la farebbe. La vita sembrava sorriderle con poco, ma nel febbraio 2013  ha riservato a Lara il dolore per la perdita prematura del marito Roberto, portato via da un male terribile. A quel punto lo spirito della campionessa ha prevalso e ora a combattere le battaglie per l’affermazione dei valori e dei diritti sono in due, perché Lara sente di essere sostenuta dalla forza interiore che le proviene dal suo Roberto. Un grande esempio per imparare a lottare per le cose giuste.

forbes