Serie a: la strana staffetta tra Tesser e Mondonico

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Attilio Tesser e Emiliano Mondonico, due signori del calcio uniti da un insolito destino. Uniti, anche se in pratica contrapposti dalle vicende panchinare del Novara. Il tecnico di Rivolta d’Adda ha scritto la pagina più bella, festeggiando il ritorno a bordo campo esattamente un anno dopo aver iniziato, e vinto in due tempi, la battaglia contro il cancro. Un anno infinitamente lungo, carico di esperienze ed emozioni forti per sè, i propri cari e il grande popolo degli sportivi e amanti del calcio, quello vero. Una fede e una forza d’animo che gli ha permesso di rientrare sulla scena nella passata stagione, giusto il tempo per salvare l’Albinoleffe, per poi tornare a dedicarsi alla seconda prova di pazienza, coraggio e speranza. E così Mondonico è riuscito, come pochi sanno fare, a unire le passioni e le fazioni ricevendo attestati di simpatia. Lui, emblema di ciò che il calcio dovrebbe essere sempre e comunque, sveste la tuta del Novara, indossata per sei partite e onorata con la storica vittoria allo stadio Meazza contro l’Inter. Il “suo” Novara ha retto degnamente il confronto, pur rimediando solo due pareggi e tre sconfitte, l’ultima delle quali a Bologna. Le altre concorrenti accelerano, i piemontesi restano al palo, troppo distanti dalla quota salvezza. E allora ecco che i dirigenti richiamano in panchina Attilio Tesser, che nel periodo aventiniano si è accomodato sul palco di Coverciano per ritirare il premio come migliore allenatore di serie B nella passata stagione. Non si capisce perché i presidenti facciano ricorso a così violente scosse. Tesser riapre la sua parentesi tecnica con l’obbligo di fare meglio; un obbligo che questo punto appare più fardello psicologico per allenatore e giocatori. Forse Mondonico non avrebbe compiuto il miracolo di salvare il Novara, ma senza dubbio garantito alla squadra di uscire a testa alta dal massimo campionato, con la consapevolezza di aver profuso tutte le energie per ben figurare. Auguri a Tesser, anche da parte di Mondonico, che nel frattempo si congeda prenotando futuri applausi per quanto ha dato e continuerà a dare al mondo del lancio.

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