Tennis: Tris d’assi sul tavolo californiano

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Con la sola assenza “ingiustificata” dello scozzese Andy Murray, il primo torneo Master 1000 del 2012 porta in semifinale i restanti 3 favoritissimi di pubblico e critica.

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Dopo il successo di Djokovic, nella notte italiana si sono giocati il posto al tavolo dei grandi, l’americano John Isner ed il genietto Simon, con il primo deciso a rinforzare le proprie chance di entrare prepotentemente fra i top ten. Suo il successo al termine di una battaglia durata 3 set (6/3 1/6  7/5) con il break finale giunto al dodicesimo gioco a spezzare un totale equilibrio nella terza e decisiva frazione.

Oggi nella prima sfida, trionfo di Roger Federer che surclassa Juan Martin Del Potro in un match senza storia (6/3 6/2). Sembra riduttivo trovare in un solo punto la chiave del successo dello svizzero, ma in pratica è questo lo scenario. Nel primo gioco dell’incontro sul servizio di un Roger in difficoltà, il malfunzionamento dell’Occhio di falco costringe il giudice di sedia ad avallare la chiamata del giudice di linea. L’argentino convinto di aver subito un grave torto si innervosisce ed oltre a perdere il game di apertura, consegna anche il primo break nel successivo turno di servizio. Con 7 aces a corroborare le proprie certezze, non ci sono problemi per il rossocrociato ad incamerare il primo set, così come a brekkare nuovamente il nervosissimo avversario nel gioco di apertura della seconda frazione. Partita formalmente chiusa e l’ultima risposta di Del Potro che si affossa a rete, simboleggia la giornata davvero No del guerriero di Tandil.

La tifoseria biancoceleste si schiera così tutta per il redivivo David Nalbandian, che dopo una serie infinita di infortuni pare sulla strada per ritrovare e ritrovarsi nelle posizioni di classifica che gli spettano (oggi è al n°74 della classifica ATP). Sicuramente l’avversario odierno è il peggiore da affrontare con la speranza di un clamoroso upset, Rafa Nadal dopo il mese sabbatico post Australian Open appare tirato a lucido e carico come nelle migliori occasioni, non ha ancora perso un set e soprattutto non ha ancora ceduto il servizio! Numeri che fanno paura, ma David parte con il piede giusto e battaglia punto su punto fino a quando un minimo calo dello spagnolo gli regala la prima palla break dopo 45 minuti, splendido dritto lungolinea e pugno al cielo per aver raggiunto il primo traguardo: 6/4. La partita è bellissima, i vincenti surclassano gli errori non forzati ed il pubblico non ha un attimo di sosta sballottato dalle emozioni che i due contendenti riescono a regalare scambio dopo scambio. Si arriva sulla situazione di 5/4 0-30 servizio Nadal e scocca l’ora del campione che riesce misteriosamente ad innestare una marcia ancora superiore piazzando un parziale di 5 giochi a 0, che lo portano ad un passo dal 3-0 nel terzo e decisivo set . L’orgoglioso trentenne non vuole arrendersi e reagisce ricordandosi di essere un grande giocatore, anche se contro il maiorchino pare tutto inutile. Si arriva sul 5/2 e Nadal serve per il match con la convinzione di essere giunti all’ultimo atto, ma le sorprese paiono non finire, con un inaspettato break ed un successivo game perfetto. Ora siamo 5/4 e lo spagnolo si trova sotto 15/40 dopo un incredibile errore al volo, nuovo cambio di scenario e meritata vittoria al secondo match point con una deliziosa voleè di rovescio.

Tutto pronto quindi per due splendide semifinali: il classico scontro fra due straordinari campioni e l’assalto di un nuovo emergente al re indiscusso degli ultimi mesi. Nella notte le sfide che indicheranno gli ultimi 2 nomi nel tabellone femminile: Azarenka-Kerber (con la prima favoritissima) e Ivanovic-Sharapova ( ultima sfida vinta agli Australian Open 2008 dalla bionda siberiana).

( commento di Luca Polesinanti)