Bocce, a L’Aquila va in scena il “Campione dei Campioni”. Per l’Italia c’è Formicone

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L’Aquila, città scelta come Capitale europea dello sport per il 2022, sarà teatro di un altro evento internazionale di rilievo per la Federazione Italiana Bocce.

La 1.a edizione de “Il Campione dei Campioni” inizierà sabato 10 dicembre e terminerà domenica 11 dicembre 2022. Nella competizione maschile, l’Italia sarà rappresentata dal campione italiano Gianluca Formicone, fresco vincitore dei Campionati Italiani Assoluti Unificati che si sono svolti a Bergamo qualche settimana fa.

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A concorrere per la kermesse internazionale i seguenti atleti: Erdal Kantemir (Turchia), Niki Natale (Austria), Josè Botto (Stati Uniti), Jardel De Campos (Brasile), Davide Bianchi (Svizzera), Eddy Roualt (Francia), Jacopo Frisoni (San Marino) e, appunto, per la nazionale azzurra, il Campione del Mondo Individuale nel 2019, Gianluca Formicone. Il direttore arbitrale della manifestazione sarà Domenico Sposetti.

Alla cerimonia di apertura e durante le esibizioni saranno presenti il presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis, il presidente della Confederazione Europea Raffa, Moreno Rosati e il presidente della Confederazione Boccistica Internazionale Mutlu Turkmen.

Il Campione dei Campioni arricchisce il programma di eventi, sia federali che internazionali organizzati in Italia, di questo intenso 2022 – commenta il Presidente della Federazione Italiana Bocce, Marco Giunio De Sanctis –. Sarà una competizione di altissimo livello ancorché promozionale, a cui prenderanno parte alcuni tra i più forti atleti della Raffa e potrà entrare a far parte ufficialmente dei programmi internazionali futuri. Sicuramente, assisteremo a uno spettacolo gradevole, considerando che gli atleti invitati dall’organizzazione hanno nel proprio Dna colpi importanti”.

Nel 2022 abbiamo assistito a diverse competizioni internazionali della Raffa – ha dichiarato Moreno Rosati, neopresidente della Confederazione Europea Raffa (CER) –. Abbiamo notato come l’Italia domina quasi sempre nelle prove tradizionali, le partite; mentre, nel tiro di precisione ci sono Paesi e atleti emergenti. Sotto quest’ultimo profilo, l’Italia deve lavorare perché ancora non c’è una piena cultura, nella Raffa, delle prove dei tiri, che conferiscono spettacolo alle competizioni, dettato anche dalla imprevedibilità dell’esito finale”. (G.G.)