Bolt fa i conti con la Bestia

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Correre e perdere in casa non fa piacere ad alcuno. Tantomeno a Usain Bolt, abituato a dominare sulle piste di tutto il mondo nelle gare di velocità e raramente finire battuto. E invece è accaduto in Giamaica, ormai regno indiscusso dei velocisti, dove Johan Blake, soprannominato la Bestia, ha bruciato nella gara dei 100 l’idolo connazionale con un 9″75 che rappresenta l’ottava prestazione di  sempre e un distacco sul traguardo di oltre un metro. Bolt si è fermato a 9″86, appena due centesimi meglio di Powell, in testa fino ai 60 metri quando la progressione di Blake è stata fulminante. Blake è il terzo sprinter che riesce a battere Usain Bolt. Prima di lui c’erano riusciti l’altro giamaicano Powell per un solo centesimo sulla pista di Stoccolma quattro anni fa e l’americano Gay nell’estate del 2010 sempre in Svezia. Sembrava che solo Stoccolma fosse la pista stregata di Bolt. Lo è diventata anche quella di Kingston in Giamaica, dove il copione sembrava già pronto per essere recitato e il supercampione in attesa di essere osannato. Il record del mondo di Bolt (9″58) appare tuttora inattaccabile, ma dovrà impegnarsi al massimo per evitare che la medaglia olimpica perda di pregio. Anche perché Blake non si è fermato alla prodigiosa gara dei 100, ma ha concesso un eloquente bis sulla distanza doppia facendo segnare 19″93 in batteria, mentre Bolt alla sua prima uscita stagionale sui 200 non riesce a fare meglio di 20″26. Insomma, pronostici aperti in vista dell’appuntamento olimpico, con il podio che potrebbe colorarsi di gialloverde giamaicano.

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