Correre per rinascere

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Domenica 20 agosto la quarantesima edizione della corsa podistica Amatrice-Configno per un messaggio di speranza e solidarietà nel territorio ferito dal terremoto. Correre per rinascere. A quasi un anno da quella terribile notte di paura e distruzione, l’Amatrice-Configno porta un segno di speranza in questa terra così pesantemente ferita dal terremoto. La macchina organizzativa capitanata dall’infaticabile patron Bruno D’Alessio, malgrado le mille difficoltà causate dal sisma, non si è arresa e ha voluto comunque far continuare la tradizione di un evento che proprio nel 2017 compie 40 anni. Un’edizione speciale della manifestazione, per non dimenticare, ma anche per provare a guardare avanti. Otto chilometri e mezzo che lambiscono la zona rossa di Amatrice con la Protezione Civile impegnata a far sì che tutti i 2000 runners possano correre in sicurezza. Alla distribuzione dei pettorali ai big della gara presenti tante stelle dell’atletica che hanno fatto la storia dell’Amatrice-Configno: dagli olimpionici di maratona Gelindo Bordin e Stefano Baldini, alla campionessa olimpica dei 1500 a Los Angeles 1984 Gabriella Dorio passando per altre big azzurre dei 42,195km come Laura Fogli, Maura Viceconte e Lucilla Andreucci. Fino all’asso keniano Ezekiel Kemboi, due ori olimpici e quattro titoli mondiali nei 3000 siepi, che ad Amatrice ha già scritto il suo nome nell’albo d’oro della corsa. Nel 2016, a meno di 48 ore dalle devastanti scosse, ad aggiudicarsi la gara erano stati l’ugandese Albert Chemutai e l’azzurra Laila Soufyane, anch’essa sulla linea di partenza.

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