Dopo Tokyo, Eugene: il bergamasco Emmanuel Ihemeje, cresciuto atleticamente tra le file dell’Atletica Estrada e poi affermatosi nel Cento Torri Pavia (ora è tesserato per il CS Aeronautica), supera brillantemente la qualificazione del salto triplo ai Mondiali di atletica in corso negli Usa a Eugene, nell’Oregon. Forte di una stagione in cui ha conquistato l’argento outdoor e l’oro indoor nelle finali NCAA (National Collegiate Athletic Association). Emmanuel Ihemeje è nato a Carrara da genitori nigeriani ed è cresciuto a Verdellino, paese alle porte di Bergamo.
Fidal riporta in cronaca come nella finale del triplo siano approdati due azzurri. Come accaduto esattamente un anno fa ai Giochi di Tokyo, volano nel round conclusivo Emmanuel Ihemeje (17,13, +1.1), e Andrea Dallavalle (16,86, +0.7), bravi a centrare la misura buona per la promozione. Fuori causa, al contrario, Tobia Bocchi, sfortunato proprio come lo scorso anno in Giappone (16,58 la sua misura, +0.2), quindicesimo assoluto, a soli 10 centimetri dalla qualificazione.
Ihemeje (personali da 17.14 all’aperto e 17,26 indoor) è il primo a saltare: piazza subito un buon 17,03 (+0.4), a due centimetri dal limite necessario per la qualificazione diretta. È un ottimo inizio, tanto che l’azzurro non si presenta in pedana per la seconda prova, e alla terza, aggiunge una decina di centimetri alla sua misura, atterrando a 17,13, a un solo centimetro dal PB.
Dallavalle inizia proprio dal 16,86 che sarà il suo risultato finale, prestazione che consente di guardare con tranquillità l’evoluzione della gara. Dopo un 16,75, sceglie correttamente di non spendere ulteriori energie, da riservare per la finale. Il portoghese Pedro Pichardo è il migliore delle qualificazioni, con un unico salto misurato a 17,16; dietro di lui, il francese Fabrice Zango (17,15) e poi Ihemeje. Dallavalle è settimo, Tobia Bocchi, come già detto, è quindicesimo.
Finale questa notte (23 luglio) tra sabato e domenica; via alle 3 ora italiana.