L’Intervista. Yumin Abbadini: “Un 2022 da incorniciare”

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di Marco Cangelli
L’emozione per un Mondiale, il traguardo bene in vista e quella consapevolezza di avere sulle spalle il destino di una intera nazione. Tutto ciò è quanto ha provato Yumin Abbadini sulla pedana di Liverpool in quegli istanti in cui l’Italia della ginnastica artistica ha sognato di tornare sul podio iridato nella gara a squadre maschile dopo oltre un secolo d’attesa.

Eppure un piccolo errore in uscita al cavallo ha fatto svanire d’improvviso il sogno, una imperfezione che non ha impedito ai Moschettieri di cogliere un quarto posto storico e al 21enne di Ranica di incontrare l’affetto di compagni di squadra e tecnici.

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Yumin Abbadini

Perché proprio la coesione di questa Nazionale ha consentito al giovane orobico di superare le difficoltà di una stagione intensa caratterizzata dagli esordi in campo internazionale e dall’inaspettato argento agli Europei, seguito dai titoli italiani individuali nell’all-round e nella sbarra.

Un’annata da incorniciare per Abbadini che ha voluto raccontarci il suo 2022 poco dopo il rientro dal Regno Unito.

Questa stagione l’ha vista brillare sia all’Europeo che al Mondiale. Qual è stato il momento più emozionante?
Sono stati molti i momenti emozionanti in questo 2022, anche se spiccano probabilmente gli istanti passati in pedana durante la finale iridata. Godermi questa sfida al fianco dei miei compagni di squadra è stato fantastico, da una parte perché abbiamo centrato l’obiettivo di entrare fra le migliori otto squadre al mondo, dall’altra perché raggiungendo questo traguardo abbiamo potuto affrontare la sfida decisiva senza particolari pressioni, indipendentemente da quanto sarebbe successo. Abbiamo avuto così modo di divertirci in gara e siamo più che soddisfatti del risultato ottenuto“.

 

Essendo al debutto in competizioni di questo spessore, come ha gestito la pressione legata direttamente alla responsabilità consegnatagli?
Sicuramente sostenere la squadra con i miei esercizi mi ha creato un po’ di pressione, in particolare agli Europei che rappresentavano la prima competizione da senior. All’inizio sentivo un po’ di ansia, però la cosa più bella è stato il sostegno da parte di tutti i compagni con cui ho gareggiato. Ci siamo infatti aiutati a vicenda, incoraggiandoci nel momento del bisogno senza indugio e trovando così un clima fondamentale“.

A tal proposito, dopo aver colto l’argento agli Europei, si sarebbe aspettato di far parte anche della spedizione azzurra ai Mondiali?
Sapevo che sicuramente, dopo avere ottenuto quel risultato, sarei potuto essere preso in considerazione. Prima del Mondiale ci sarebbero stati i Campionati Italiani Assoluti da cui sarebbe emersa la squadra per cui avrei dovuto dimostrare di meritarmi la convocazione. Ci sono riuscito e così sono riuscito a partecipare alla competizione iridata“.

Yumin Abbadini

Quanto è pesato l’errore patito al cavallo ai Mondiali e come ha reagito il team?
L’errore c’è stato e, poco dopo averlo compiuto, ero particolarmente dispiaciuto. Tuttavia i miei compagni si sono avvicinati e mi hanno detto di non preoccuparmi perché è una cosa che può succedere. Si è trattato infatti una sbavatura su tutta la gara che può capitare anche alle squadre più grandi, tuttavia non è sicuro che senza quell’errore non sarebbe arrivato il podio perché, trovandoci in Inghilterra, non è certo che sarebbe cambiata la classifica. Nel complesso abbiamo fatto una gara quasi perfetta e abbiamo raggiunto un risultato storico che non pensavamo nemmeno di raggiungere prima di partire per i Mondiali“.

Puntate quindi ora a qualificarvi alle Olimpiadi?
Siamo vicecampioni europei e abbiamo ottenuto il quarto posto ai Mondiali, per cui il prossimo anno ci presentiamo alla competizione iridata con un’altra mentalità, consapevoli delle nostre capacità e di poter fare bene, anzi di poter fare anche meglio. Siamo molto positivi e questi risultati ci hanno dato ancor più grinta“.

Su quali aspetti potete migliorare come squadra in vista di Parigi 2024?
In questo momento direi che dobbiamo migliorare sugli anelli e sul cavallo che sono gli attrezzi su cui attualmente facciamo più fatica. Il secondo obiettivo è quello di aumentare le difficoltà in tutti gli esercizi mantenendo la pulizia che abbiamo mostrato finora“.

In seguito alla finale ottenuta nell’all-around, lei è stata ammesso al World Class Gymnast. Come ci si sente a essere inserito in una classe di merito dove sono presenti campioni come Franco Menichelli, Yuri Chechi e Igor Cassina?
Sono davvero sorpreso e molto onorato di fare parte della WCG insieme a campioni di quel calibro“.

Yumin Abbadini

Uno dei punti più elevati della sua stagione è stato senza dubbio il successo ai Campionati Italiani nell’all-around. Questa potrebbe diventare la specialità su cui puntare sul futuro?
Io continuo a lavorare su tutti e sei gli attrezzi perché sia a livello di squadra è necessario coprirne uno piuttosto che un altro, sia per il torneo completo in sé. Ci sono chiaramente degli esercizi su cui mi trovo meglio e sono certamente il cavallo e la sbarra“.

Da diversi anni si allena a Milano trasferendosi direttamente nella città meneghina all’inizio di quest’anno. Come ha superato le difficoltà che impongono questa carriera?
Dal 2010 all’inizio di quest’anno ho affrontato la vita da pendolare, percorrendo la tratta Bergamo-Milano, prima di prendere un monolocale qui per semplificare le cose. Nonostante ciò quasi ogni weekend torno dalla mia famiglia per cui mi sono sempre vicini e li sento spesso. Il loro apporto è fondamentale perché hanno compiuto in passato dei sacrifici per potermi allenare qui e continuano ancora a sostenermi“.

Come si svolge una sua giornata tipo?
La mattina ci alleniamo dalle 9 a mezzogiorno prima della pausa pranzo di circa un’ora e mezza. Nel primo pomeriggio ricomincio tranne mercoledì e sabato e proseguo finché non finisco il lavoro, in base al periodo“.

Quali sono i suoi obiettivi per la prossima stagione?
Il prossimo sicuramente sarò della partita nelle tappe di Serie A1 e agli Europei. Probabilmente potrei affrontare qualche prova di Coppa del Mondo e poi sicuramente la concentrazione sarà tesa verso i Mondiali“.

In conclusione quali sono i suoi sogni?
Il sogno che ho sin da quando ho iniziato a fare questo sport è sicuramente partecipare alle Olimpiadi“.