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Nembro riparta dal suo meeting

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Luca Lembi

C’è un gruppo di atleti sparsi nei continenti che
volge lo sguardo a Nembro, il centro della
Valseriana che sta pagando un prezzo
incommensurabile alla pandemia di coronavirus.
E’ un’attenzione volta con il cuore perché si tratta
dei tanti che nel corso del tempo hanno dato vita
con la propria partecipazione al Meeting
Internazionale di Atletica Leggera. Ventitré
edizioni sono bastate per elevare questa
manifestazione, calendarizzata tradizionalmente
nel mese di giugno, tra i grandi e più attesi
appuntamenti della regina degli sport. Il meeting
nembrese, per valore tecnico e agonistico, viene
indicato al quinto posto tra gli eventi nazionali di
atletica leggera e al numero 110 nel ranking
mondiale che ne comprende oltre un migliaio.
Alberto Bergamelli, presidente di Atletica Saletti
che ha ideato e organizza il meeting, si dice
consapevole che la data del 17 giugno, fissata per
la 24esima edizione, non potrà essere rispettata.
Nembro vive giorni dolorosi, condivisi con il
territorio bergamasco. Eppure, i messaggi di
incoraggiamento che giungono anche da chi una
sola volta è giunto a competere in bassa
Valseriana sono una medicina per l’anima.
Bisognerà ripartire e allora il meeting, che si
spera di fare slittare in una data di inizio
autunno, potrebbe rappresentare un forte segnale
della vita che riprende a scorrere dove oggi tutto
sembra un divenire tragico.
La Federazione di atletica leggera, che ha
deliberato la sospensione fino al 31 maggio
dell’attività agonistica su tutto il territorio
nazionale, si è impegnata a fare il massimo per
consentire alle società sportive di tornare al
proprio lavoro, quando sarà possibile, nelle migliori
condizioni.
Come per tutte le discipline, il riavvio non sarà
semplice né automatico.
Il meeting di Nembro vorrebbe simboleggiare il
desiderio di rinascita. Alberto Bergamelli ricorda
gli esordi, l’idea di un impianto sportivo per
l’atletica leggera seguita da quella di promuovere il
meeting, entrambe maturate insieme al compianto
Luigi Bertocchi, l’ostacolista bergamasco due volte
campione italiano nel 110hs nell’86 e 87.
“L’Atletica Saletti non ha mai disgiunto la
componente sociale da quella sportiva – dice
Bergamelli – Nessuno può sbilanciarsi su quando
potremo riprendere, ma una volta superata
l’emergenza il meeting servirà a trasmettere
un’immagine rassicurante, a fare capire che il
territorio crede nel proprio futuro e ha voglia di
ripartire”.

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