Pavese e Fofana incontrano Mattarella per celebrare la vittoria del Campionato Europeo a squadre di atletica leggera

La 25enne di Villa di Serio e l'atleta cresciuto nell'Atletica Bergamo 1959 hanno preso parte alle celebrazioni per la conquista del titolo continentale avvenuta in estate.

319

Momenti di grande emozione per Alessia Pavese e Hassane Fofana che nella mattinata di mercoledì’ 29 novembre hanno incontrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Palazzo del Quirinale.

La 25enne di Villa di Serio e l’ostacolista cresciuto nell’Atletica Bergamo 1959 sono stati chiamati a celebrare la vittoria del Campionato Europeo a squadre di atletica leggera che ha visto i due rappresentanti del movimento orobico trascinare l’Italia al successo.

forbes

Guidati dal capitano Gianmarco Tamberi, la rappresentante dell’Aeronautica Militare e il portacolori delle Fiamme Oro Padova hanno vissuto un’esperienza che difficilmente potrà ripetersi nel corso della loro carriera e che ha visto protagonisti anche i campioni del mondo di pentathlon moderno.

“È un grande piacere accogliervi al Quirinale. È un incontro a cui tenevo molto per farvi complimenti e ringraziamenti per i traguardi raggiunti. Successi importanti che non si esauriscono nelle tante medaglie, ma accanto a questo patrimonio di successi è stato importante che avete indotto tanti giovani allo sport – ha spiegato il Capo dello Stato -. La grande pressione che c’è sugli atleti è comprensibile per la carica di competizione, ma che ha anche dei risvolti che contribuiscono a critiche immotivate e dimenticano che i vostri risultati sono frutto di dedizione, sacrifici e una preparazione impegnativa e laboriosa. Ho fatto i complimenti a Tamberi per il gesto con Barshim dimostrando la dimensione umana che c’è negli atleti”. 

Numerose le autorità presenti per l’occasione, dal presidente della Fidal Stefano Mei a quello della Federazione Italiana di Pentathlon moderno Fabrizio Bittner passando per il numero uno del Coni Giovanni Malagò che guarda già al futuro dello sport italiano.

“Oggi è un incontro che rappresenta un inedito, perché questi due mondi, due discipline sportive nella loro storia non erano mai ricevute da sole nella casa degli italiani. Avviene oggi perché c’è stata un’incredibile e reiterata serie di successi – ha spiegato il leader dello sport tricolore -. Dal 1965 l’Italia mai aveva vinto la Coppa Europa e siamo andati a conquistarla in un successo di squadra contro i favori del pronostico perché la Polonia giocava in casa e da favorita. Nel 2024 avremo due appuntamenti, uno in casa con gli Europei a Roma, dove ci auguriamo che possa onorarci della sua presenza, poi le Olimpiadi di Parigi dove confidiamo che ci faccia sentire la sua vicinanza e competenza e la passione per lo sport, ma anche la condivisione di certi momenti”.