Roma detronizza Bolt

644

Bolt Golden GalaUsain Bolt sconfitto sui 100 metri da Justin Gatlin e tre primati mondiali stagionali, con l’aggiunta di un nuovo record paralimpico. E’ quanto regala il Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico, che vive l’attesa e la sorpresa dell’ennesima sfida all’uomo più veloce del mondo, costretto per una volta ad arrendersi per un solo centesimo. Bolt fa segnare 9.95, Gatlin scende a 9.94. Un’inezia, ma quanto basta a dichiarare la sconfitta su cui nessuno avrebbe scommesso. A Bolt non capitava di essere battuto sui 100 metri dal connazionale Yohan Blake dai Trials giamaicani della scorsa stagione. Vento a 0,8, partenza più lesta di Gatlin (0.143 millesimi) e soprattutto Usain che deve ancora tornare, ma lo sta facendo, tant’è che chiude in 9.95 a un solo centesimo da Gatlin (9.94), scappato via il giusto. L’americano, non lo si deve dimenticare, ha vinto l’ultima Olimpiade prima dell’avvento della Bolt-mania. E a Londra ha preso il bronzo in 9.79. Terzo è il campione europeo indoor Jimmy Vicaut, che eguaglia il personale in 10.02 e si lascia dietro Mike Rodgers (10.04), Kim Collins (10.07) e Mookie Salaam (10.08). Per Michael Tumi, ottavo in 10.29, seconda prestazione della carriera a un decimo dal primato personale. Tra gli azzurri la prestazione più rilevante è di Daniele Greco che nel triplo coglie il secondo posto in 17.04 (risultato arrivato al terzo salto con vento contrario di 0,6 metri al secondo), perdendo dal campione olimpico Christian Taylor (17.08 al quarto turno), dopo aver cullato il sogno di emulare Fabrizio Donato, vincitore lo scorso anno in Diamond League a Zurigo. Oltre i 17 metri anche il recordman mondiale indoor Teddy Tamgho, alla seconda gara consecutiva chiusa con 17.01. Bravo anche Fabrizio Schembri, quarto con un bel 16.85 ottenuto in apertura. . Negli 800 metri, vinti da Mohammed Aman con la migliore prestazione mondiale stagionale (1:43.61), il 24enne trentito Giordano Benedetti, in forza alle Fiamme Gialle, che ottiene il quarto posto in 1:44.67, la sesta prestazione italiana di tutti i tempi che gli vale il minimo mondiale. Gli altri due primati mondiali stagionali sono il tempo di 12.54.95 di Yenew Alamirew nei 5000 metri e il 49.87 di Amantle Montsho nei 400 donne. Veronica Borsi scende nuovamente sotto i tredici secondi e chiude quinta in 12.97 sui 100 ostacoli. Delude nell’alto Alessia Trost, che dopo aver superato senza errori 1.80 e 1.84, mostra le prime incertezze a 1.88 (misura superata solo alla terza prova) e poi si arrende a 1.92. Vince la campionessa olimpica Anna Chicherova, appaiata a 1.98 con la connazionale russa Svetlana Shkolina, mentre terza finisce Blanka Vlašic, che sale a 1.95 e dimostra di essere sulla strada del completo recupero. Sui 200 metri donnwe l’ivoriana Murielle Ahoure batte la stella USA e olimpionica in carica Allyson Felix, ottenendo con 22:36 il record nazionale sulla distanza doppia. Nell’asta il campione olimpico Renaud Lavillenie si ferma a 5.86, superato da Raphael Holzdeppe, bronzo europeo e olimpico ed ex-campione del mondiale junior. Giuseppe Gibilisco ha superato 5.60. Infine, nuovo record mondiale sui 100 metri paralimpici nella categoria T42 di Martina Caironi (Fiamme Gialle) che ferma il cronometro a 15.18, migliorando ampiamente il suo precedente limite mondiale stabilito quest’anno a Grosseto in 15.71. C’è gioia anche per Giuseppina Versace: la calabrese lima il record italiano nella categoria T43 portandolo a 14.72.

(fonte: fidal)

forbes