Vivien Bonzi mette il sigillo sul Vertical Fenis in Valle d’Aosta

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È Vivien Bonzi a mettere il sigillo vincente tra le donne alla sesta edizione del Vertical Fenis. La gara si risolve nell’ultimo muro, a centro metri dal traguardo, il lungo tira e molla tra Vivien Bonzi (La Recastello Radici Group) e Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita). Nonostante le avverse condizioni meteo, ambedue sfiorano il record del percorso dell’irlandese Sarah McCormack.

Reduce da una stagione di progressi nei cross e su strada, la non ancora 22enne Vivien Bonzi bergamasca, di Sorisole, taglia il traguardo in 46:42 davanti alla campionessa italiana in carica Francesca Ghelfi, staccata di soli sei secondi con 46:48 dopo una lunga assenza dalle gare per infortunio.

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Un duello che potrebbe ripetersi nel prossimo weekend, in occasione della prima prova di Campionato italiano a Limana, nel Bellunese. A completare il podio Valentina Belotti (Us Malonno, 48:12) a un minuto e mezzo dalla testa, ma con margine ampio sulla quarta classificata, Maddalena Somà (Atl. Roata Chiusani, 49:40), che termina a 2:58 dalla vincitrice.

Quinto posto di Luisa Rocchia (Apd Pont Saint Martin, 49:56), poi Benedetta Broggi (Sport Project Vco, 50:17) e Dimitra Theocharis (Us Malonno, 50.22). Nona, all’esordio nella specialità, Michela Cesarò (Carabinieri, 51:30) preceduta da Nadia Re (Atl. Saluzzo, 51:07) e seguita da Ilaria Bianchi (La Recastello, 52:36).

Notevole la partecipazione alla gara, con un tifo appassionato, in una manifestazione svolta nel ricordo di Battista Pieller, tra i principali ideatori dell’evento.

Vertical Fenis
Andrea Rostan (Foto Verthuy)

Tra i maschi vince il torinese Andrea Rostan (Atl. Saluzzo). Sui sentieri di una Valle d’Aosta bagnata, con pioggia torrenziale già dalla vigilia, Rostan e Bonzi mettono l’ipoteca sulla maglia azzurra nel format di sola salita per i Mondiali di corsa in montagna e trail a Innsbruck tra poco più di un mese. Entrambi volano verso il successo con decisione nei rispettivi finali di una gara che misura 5300 metri, ma il dislivello positivo di 1000 metri è quasi tutto racchiuso in poco più di 4 km dopo la partenza veloce a Fenis che rende omaggio ai confini del Castello.

Su un tracciato reso viscido e più difficile dalla pioggia, arriva poco oltre metà corsa l’allungo di Andrea Rostan, già azzurro nella passata stagione in Thailandia con la squadra medaglia d’oro iridata. Sino a quel momento insieme a lui era rimasto Henri Aymonod mentre i protagonisti più attesi seguivano comunque in scia e poco lontani. Il finale è ricco di sorprese ma non in testa, con Rostan a siglare il nuovo record della gara in 38:41 chiudendo con grande autorità. Alle sue spalle, clamorosa rimonta del lecchese Andrea Elia (Osa Valmadrera) che nella seconda parte di gara scavalca gli altri principali pretendenti a una maglia azzurra. Il ventinovenne lombardo, buon interprete del mezzofondo prolungato qualche anno fa, arriva in 39:01 a venti secondi da Rostan. L’ultimo a cedere al suo rientro è il vincitore della scorsa edizione, il friulano Tiziano Moia (Gemonatletica) che stavolta finisce terzo in 39:10. (U.S.)