Basket A1: Cantù rincorre Siena e Milano “arresta” Venezia mentre a Roma vince lo show arbitrale e perde il basket.

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Siena dopo la doccia fredda rimediata in Europa, da un Olimpyacos che in gara 4 infrange tutti i sogni di gloria della Montepaschi di entrare nelle final four dell’Eurolega, torna ad interessarsi del campionato anche se per questa giornata lo fa solo da spettatrice dato che l’incontro con Avellino è slittato al 19 Aprile. Se le conquiste europee sono state fonte di tensione per i toscani lo è di certo molto meno la sua posizione in classifica che alla fine di questa 10′ giornata del girone di ritorno la vede più che stabile alla testa della classifica con ben 4 punti di scarto dalla prima inseguitrice malgrado i due turni rimandati. A rincorrerla seppur a distanza è Cantù che nell’anticipo di Sabato non conquista solo il PalaScapriano di Teramo ma si guadagna uno stacco di due punti da tutte le altre inseguitrici e allunga a quota 32 lasciandosi alle spalle ben 5 contendenti a quota 30. Osservatori seppur agli antipodi sono anche i ragazzi di Casale che anzichè sfruttare  “scontano”  il loro turno di riposo, infatti questa pausa, considerata la loro ultima posizione ha, in chiave salvezza, lo stesso sapore di una sconfitta.

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Cimberio Varese – Banco di Sardegna Sassari 85-79

Comincia soffrendo Varese che nonostante le mura domestiche sembra non riuscire ad ambientarsi sul suo stesso parquet e Sassari non gli facilita certo il compito, i ritmi decisamente bassi dei lombardi (nel primo periodo solo 13 punti) permettono agli ospiti di tenere la situazione sotto controllo e chiudere in vantaggio al 10′. Diversa la situazione nei minuti a seguire, la Cimberio riprende possesso del suo habitat e rimette a posto gli avversari spedendoli negli spogliatoi all’intervallo lungo sul -16 (45-29).  Al rientro le cose non migliorano, Sassari non c’è, incassa colpi come un sacco da pugilato e al 5′ minuto del terzo quarto Varese tocca il massimo vantaggio sul +24, sembra il colpo di grazia ma non è così, sconcertante la ripresa dei sardi che in 5′ piazzano un 19-0 che pietrifica coach Recalcati, ma non basta, Sassari non riesce a concludere e Varese chiude il quarto il vantaggio di 7 lunghezze. Gli ultimi 10′ si chiudono a favore della squadra di casa che si aggiudica la vittoria con il punteggio di 85-79. Da segnalare sicuramente la prestazione dei cugini Diener, i migliori in campo per Sassari, rispettivamente 20 punti Travis e 21 Drake mentre per Varese sono Diawara e Stipcevic entrambi a quota 19 punti. Questa vittoria non cambia di molto la situazione per la Cimberio che con i suoi 26 punti si piazza all’8° posto della classifica, decisamente più pregiudizievole invece la sconfitta di Sassari che perde l’occasione di allungare sulle avversarie e rimane ferma a quota 30 assieme ad altre 4 sfidanti. Prossima sfida per coach Recalcati e i suoi sarà a Biella dove ad attenderli ci sono gli sfidanti dell’Angelico.

Fabi Shoes Montegranaro – Scavolini Siviglia Pesaro 79-77

E’ “il derby” per i marchigiani che sentono particolarmente la pressione di questo match, ancor di più lo sentono i padroni di casa che per troppo tempo hanno subito la supremazia della stella Scavolini e non vedono l’ora di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il messaggio è chiaro appena entrati al PalaRossini, dove sono 4120 i tifosi a gremire gli spalti, saranno loro i veri protagonisti del match con il loro tifo, i cori e le coreografie fanno concorrenza ai colleghi della serie A di calcio. La storia della sfida sembra già scritta a copione, nessuno regala nulla, la partita è all’insegna dell’equilibrio, entrambe le formazioni danno il tutto per tutto ma sono sempre i padroni di casa a chiudere i periodi di gioco in positivo anche se solo di pochissimi punti. L’ultima frazione di gioco è ancora più agguerrita, quasi una sfilata di prestazioni dove tutti i partecipanti vogliono essere ricordati, Montegranaro incalza con il quartetto May-Karl-Ivanov-Zoroski (rispettivamente 17-15-14-14 punti), la Scavo risponde con Jones-Hickman-Hackett-White (20-18-11-10), al 40′ la sirena non serve a decretare il vincitore il tabellone segna 69-69 si va al tempo supplementare. Jones apre le danze con 7 punti che sanno di vittoria, Montegranaro gioca il jolly e Karl prima infila una tripla che vale il -1e poi il canestro del sorpasso sul 78-77 che a 30”dalla fine scatena il PalaRossini. La Fabi si aggiudica il derby e frena la corsa di Pesaro tra le urla festanti del suo pubblico in delirio. Questa vittoria è di fondamentale importanza per Montegranaro che ora ha la spinta e le motivazioni giuste per affrontare il prossimo turno in cui ospiterà nelle stesse mura festanti un’altra regina del basket italiano la Armani di coach Scariolo. Pesaro invece farà tesoro dell’esperienza per affrontare un altra “piccola” del campionato, la Vanoli Braga Cremona che sempre di più stà dimostrando di non essere poi così tanto piccola.

Otto Caserta – Vanoli Braga Cremona 74-77

Nulla di fatto per Caserta che non spezza la serie negativa che la perseguita da ormai da cinque giornate. Le due formazioni si sfidano colpo su colpo in un match all’insegna dell’equilibrio, ma sono gli ospiti a chiudere all’attivo tutti i quattro periodi di gioco. Cremona vuole a tutti i costi una vittoria che la allontanerebbe di altre due lunghezze dal fondo della classifica e si affida a Rich Jason che ricambia la fiducia di coach Caja con 24 punti indispensabili per il raggiungimento dell’obbiettivo, alla Otto invece non bastano i 5 uomini in doppia cifra a festeggiare una vittoria al PalaMaggiò. Questa sconfitta casalinga ha un sapore ancora più amaro, infatti permette a Cremona di raggiungerli a quota 20 punti. Prossimo e importantissimo turno per Caserta sarà quello in casa di Teramo altrettanto assetata di vittoria.

Canadian Solar – Angelico Biella 62-53

Ben poco da dire su questo match che sembrava scontato già dopo pochissimi minuti, sul parquet c’è solo Bologna che fa il bello e il cattivo tempo senza particolare sforzo. Il vero latitante infatti rimane il bel basket in 40′ che sembrano non finire mai. L’unico a “giocare” tra le fila rossoblù è Coleman che è in assoluto anche il migliore in campo di entrambe le formazioni con la sua prestazione, 25 punti in 33′ di gioco, 3 schiacciate, 3 rimbalzi, 7 recuperate e 28 di valutazione. Il vantaggio e la supremazia delle V nere consentono a Bologna di non disperdere troppe energie e tenere il punteggio avversario sotto controllo pur concedendosi un terzo e un quarto periodo praticamente di riposo. Alla sirena il tabellone segna 62-53 una vittoria passeggiata per la Virtus che può archiviare senza troppo fatica questa 10′ giornata e cominciare a lavorare sulla prossima che la vedrà affrontare una decisamente meno condiscendente Venezia.

EA7 Emporio Armani Milano – Umana Venezia 79-70

Dominante Milano che vince la partita grazie all’intensità e alla presenza sul campo, latita invece Venezia che probabilmente ha sottostimato la difficoltà del match da cui rimane schiacciata, subisce in attacco e in difesa la fisicità avversaria, fatale per i lagunari è soprattutto il primo quarto che si chiude a – 16 sul 27-11, differenza che risulterà insormontabile per l’Umana che chiuderà tutti i successivi periodi in attivo sui parziali ma nonostante  tutti gli sforzi non riuscirà a colmare il disavanzo. Il titolo di “men of the match” và a Bourussis che segna un punto al minuto, 27 sono infatti i suoi punti in altrettanti minuti di gioco. Risultato positivo quindi per Milano che però non le vale il salto in classifica e la posiziona a quota 30 assieme a Venezia in buona compagnia.

Acea Roma – Benetton Treviso 102-99

Di questo posticipo l’unica cosa che non si ricorderà sarà il basket che soccombe vittima della tensione e di una terna arbitrale non adeguata a reggerla. Il match già piuttosto carico da principio vede le due sfidanti molto più che agguerrite. I capitolini dominano a fatica fino all’intervallo lungo per poi allungare al rientro dagli spogliatoi  fino al +15 sul 58-43, qua ha inizio lo show, Becirovic subisce un fallo piuttosto pesante da Tucker e reagisce colpendo l’avversario con una testata, Tucker per non sentirsi da meno risponde assestando al rivale uno spintone, il tutto avviene a gioco fermo quando il cronometro segna 27’e 30”. Da principio l’arbitro fischia la doppia espulsione per poi ricredersi e dopo un breve consulto la terna arbitrale (Fabio Facchini – Saverio Lanzarini – Evangelista Caiazza) decide di spedire nello spogliatoio solo Tucker  mentre Becirovic non solo continua indisturbato a giocare nonostante il pessimo comportamento e la spropositata reazione, ma và direttamente in lunetta e segna 4/4 ai tiri liberi assegnati per il doppio fallo quasi una sorta di premio che fa riflettere gli amanti dello sport “pulito” su questa decisione a dir poco antietica e assolutamente poco professionale da parte degli arbitri, in oltre la scelta arbitrale ha conseguenze catastrofiche sulla partita che assume dei toni decisamente troppo accesi. Al 30′ il punteggio è 67-58 per la formazione di casa. L’ultima frazione di gioco è quella della rimonta, Treviso rialza la testa a ritmo incalzante e la Roma tenta di arginare i danni, la tensione è palpabile nell’aria e l’atmosfera decisamente pungente e per nulla adatta al clima primaverile, al 40′ è perfetta parità 83-83 il match si deciderà ai supplementari. Se nei tempi regolamentari gli arbitri faticavano a gestire la situazione nel supplementare il campo prende le sembianze di una giungla, le formazioni molto più simili a rugbisti che a giocatori di basket si “legnano” a vicenda dando vita a uno spettacolo tutt’altro che edificante, le panchine sono in subbuglio, a 26”dalla fine coach Djordjevic protesta con gli arbitri che gli intimano il silenzio pena il fallo tecnico, lui stizzito dalla situazione si gira e getta l’asciugamano a terra, gesto troppo eclatante a giudizio della terna arbitrale (che evidentemente giudica il lancio di un asciugamano molto più riprovevole di una testata) arriva il secondo tecnico alla panchina e l’espulsione per il coach di Treviso. Per la Roma sono 4 tiri liberi che vengono affidati a Dantome che non fallisce e dà a Treviso il colpo di grazia. La Benetton perde la sfida con l’amaro in bocca come si evince dalle parole di coach Djordjevic che a fine match ha dichiarato : “peccato che gli arbitri abbiano rovinato la partita”. La Roma porta a casa due punti ma senza dubbio il vero perdente di questo match non può essere che il gioco della Pallacanestro. Prossima avventura per i capitolini sarà contro la Sidigas Avellino mentre a Treviso spetta la trasferta isolana per fronteggiare i rivali di Sassari.

(commento di Ester Alessi)