Oltre il giro di boa, una UBP Petrarca Padova già sconfitta all’andata per continuare la striscia positiva utile alla risalita della china, perché il record di 5-10 sta marcando un ritmo lontano dall’obiettivo stagionale. A ruota del ritorno al bottino pieno domenica scorsa a Crema dopo la manita di ko fila, grazie anche all’assunzione di responsabilità dei giovani come Riccardo Rota, capace di attaccare il ferro come di colpire da dove ci vuole il prefisso, la Bergamo Basket 2014 è chiamata a resettare il successo a parquet invertiti contro una squadra di mani calde e polsi glaciali.
Innanzitutto, la sfida ai biancoscudati è il terzo banco di prova degli innesti invernali, l’asse play-mezzo lungo Edoardo Roveda-Andrea Caridi, e il secondo di squadra senza l’infortunato Guglielmo Sodero, la shooting guard da sostituire redistribuendo minutaggio e deleghe offensive tra i vari Nicolò Isotta e Matteo Cagliani. Under tenuti d’ora in avanti ad alzare l’asticella, visto che del piemontese, fratturatosi il polso della mano debole (la sinistra) nel finale della prima casalinga dell’anno nuovo contro Desio, si dovrà fare a meno probabilmente fino ai primi di aprile in un pacchetto infinito di sfide. Capo d’Orlando (già battuta nel girone d’andata), Brianza Casa Basket e Lumezzane (battuta), Palermo ovvero un sicuro 20-0 a tavolino, Vicenza (vinta), Orzinuovi, Monfalcone, Virtus Padova e Ragusa, prima di Reggio Calabria (all’Italcementi) e Mestre e del trittico in chiusura di regular season San Vendemiano-Desio-Crema.
“Ogni partita è a sé, si riparte dallo 0-0 e abbiamo fame di risultati. Facciamo tesoro del più 14 di domenica scorsa – sottolinea Andrea Fontana, assistente del coach Gabriele Ghirelli -. Abbiamo preparato la sfida al Guerriero con attenzione e scrupolo cercando di trovare la nostra identità, perché sappiamo quanto sia importante per noi“.
Gli elementi più pericolosi da cui guardarsi le spalle? “Sicuramente Basile, Morgillo, Maran, Turel e Bianconi“, prosegue Fontana. In ordine sparso di pericolosità, efficacia e soprattutto ruolo, leggi play (8.4 punti, 4.5 rimbalzi e 4 assist di media), centro da 15.1+6.3 (58% da 2, 43% dall’arco), due esterni di cui il primo con compiti di cucitura e il post. Dalla panchina Coppo e Bolpin ne garantiscono 6 a serata in 17 minuti.
“Conosciamo le loro caratteristiche, non mollano mai e l’hanno dimostrato anche contro San Vendemiano – conclude il vice allenatore giallonero -. Dobbiamo imporre il nostro ritmo e il nostro gioco, cercando di limitare i terminali offensivi ospiti“. Al PalaBerta di Montegrotto Terme, un 83-75 sulle ali dei quattro in doppia cifra (Isotta, Genovese, Sodero e Cagliani) contro i soli Morgillo e Turel, tiratore scelto coi suoi 16.5 ad allacciata di scarpe, allora addirittura 29. Il 1° ottobre, però, è un ricordo da cancellare per non coltivare la pericolosa illusione che sia facile contro una compagine che ha totalizzato due successi in più. (U.S.)