C’eravamo tanto amati

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basket 23Sesta giornata di ritorno con palcoscenico tutto dedicato al ritorno di Sasha Danilovic a Bologna, sponda Virtus. Il 44enne attuale presidente del Partizan, partecipa orgoglioso e commosso al ritiro della mitica maglia numero 5, ora meritatamente resa immortale nella bacheca del club bianconero. Purtroppo gli anni passano e mai come oggi appaiono lontani quei trionfi targati Vnera, la squadra di oggi galleggia nella mediocrità, incapace di centrare gli obiettivi minimi indicati dalla nuova proprietà a fronte di un pubblico sempre numeroso e di una “arena” fra le più belle in Italia. Il merito degli uomini di coach Valli è quello di regalare agli appassionati l’unica sfida equilibrata di questo turno. L’Acea Roma del “nuovo” playmaker Josh Mayo (31′-10 punti) viola l’Unipol Arena (85-89) solo dopo un tempo supplementare e se l’ex Moraschini viene bloccato dall’emozione (0 in 10′), Bobby Jones (23) basta e avanza. 17 punti a testa per Walsh ed Ebi, non possono bastare a compensare la prova “spettrale” di Casper ( mai nome fu più azzeccato) Ware (4 punti e 6 perse in 38′).
I giallorossi consolidano il 5o posto in classifica a 6 lunghezze dalla capolista EA7 Milano, che in casa centra l’ennesimo successo, questa volta ai danni di Venezia (91-82). Non fa certo i salti di gioia coach Banchi, che vede la propria squadra concedere 40punti in 2 soli quarti (1o e 4o) agli orogranata ( Linhart 20). La pattuglia italiana toglie ancora una volta le castagne dal fuoco nei momenti cruciali ( Gentile 16, Hackett 19). All’inseguimento dei meneghini, non perde un colpo Brindisi, impietosa nel passare sopra le macerie della Varese che fu di Frates (ora Bizzosi al timone). 96-70 senza bisogno di commenti, Delroy “dice” 27, mentre Clark (24) predica nel deserto biancorosso.
Note di forte squilibrio anche dal parquet di Montegranaro, dove la Montepaschi Siena non trova resistenza (50-78). Padroni di casa ridotti ai minimi termini dalla profonda crisi finanziaria (Cinciarini 13), mentre per i biancoverdi il peggio pare definitivamente alle spalle (Green 16).
Bene anzi benissimo proseguono nel loro percorso anche Cantù e Sassari. L’Acquasnella si prende il derby con Cremona (87-72), grazie ad un mortifero secondo quarto da 27-4 (Ragland 19-Gentile 14; Jackson 21 ), mentre per gli isolani l’illuminante regia di Travis Diener ( 13 assist!) confeziona e rifinisce una performance da 102 punti (contro i 78 di Pesaro, Trasolini 12 rimbalzi).

Caserta trionfa nel derby con Avellino (76-57), brillando nel posticipo domenicale così come Jeff Brooks che griffa una gara praticamente perfetta (25punti, senza errori dal campo e 36 di valutazione!) e Pistoia chiude con una fondamentale affermazione (l’ennesima al PalaCarrara) su Reggio Emilia (74-66). Gli emiliani con un grande secondo tempo riescono almeno a salvare la differenza canestri negli scontri diretti (White 25), ma nel primo Johnson (27) & compagni avevano già scavato un solco irrecuperabile (40-22 all’intervallo lungo).

forbes

(commento di Luca Polesinanti)