Il mucchio selvaggio

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montepas2Dieci formazioni in testa al massimo campionato di basket, nessuna imbattuta e due squadre ancora ferme al palo, questo lo “strano” rendiconto delle prime 3 giornate di un campionato, che spazza via sull’onda di un grandissimo equilibrio anche gli ultimi radicati dubbi. Certo Milano è la “naturale” favorita, ma le sorprese, positive o negative continueranno di certo a non mancare. Partiamo dalla “coda”, posticipo di lusso al PalaEstra, dove i padroni di casa ospitano la Granarolo Bologna, che ha sciorinato 2 prestazioni convincenti con altrettanti successi. Nella scorsa stagione i bianconeri sotto la guida di Finelli avevano inanellato 3 vittoria consecutive, salvo poi precipitare in una delle stagioni più disastrate della propria storia. Sarà forse per questo che a Siena (campo storicamente ostico!) si presenta con il freno a mano tirato, blocca sì le iniziative di Hackett (0 in 20′, ma già in Eurolega, si era visto che il momento del numero 23 non è dei migliori), ma si “dimentica” degli altri protagonisti in biancoverde, con Rochestie (18+8 assist) assoluto mattatore della serata. Buone risposte da Casper Ware (20) e Gadderfors (13), ma se dei top players bianconeri si accende il solo Walsh (20 alla fine), la sconfitta non può che essere l’inevitabile conclusione (65-89).

Con Siena e Bologna, in testa con 4 punti, giungono anche Milano (81-77, colpo esterno a Caserta, Langford 23), Sassari (100-87 su Pistoia, Drake Diener ancora strepitoso, 29!), Avellino (84-82 su Roma nel posticipo serale, Thomas 25+11), Cantù (93-78 contro Pesaro, Ragland 21) e Varese (84-72 ai danni di Venezia, Ere 21).

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Un vero e proprio “ingorgo” ai piani alti che rende interessante il prosieguo della stagione, con sullo sfondo impegni europei, infortuni ed imprevisti ad infittire la “trama”. Sul fondo della classifica restano ad oggi solamente Pistoia, che paga il salto dalla ex Legadue ed una Cremona, che sembra avere esaurito la spinta di entusiasmo e freschezza del “corso Gresta” dopo una estate passata a lottare per sopravvivere economicamente alla serie A. La batosta di Brindisi (74-96), lascia allibiti, non tanto nella sostanza (i pugliesi sono un’ottima squadra soprattutto in casa, chiedere all’Armani Jeans Milano), quanto nella forma, perchè giocando in questa maniera, salvarsi diventa quasi impossibile. Lo sanno bene il coach e la dirigenza tutta, che hanno annullato la prevista giornata di riposo, per chiamare a rapporto la squadra. Un confronto duro, che deve significare cambio di rotta. Chiude il quadro la vittoria interna di Montegranaro, che si schioda dallo 0 in classifica, superando 79-71 la Grissin Bon Reggio Emilia che, ancora ebbra del successo ai danni dei Campioni d’Italia, non riesce a porre il freno al duo Mayo (25)-Cinciarini Daniele (20).

Chiudiamo con una nota a margine, la nuova “regola Facchini” e la cosiddetta “tolleranza 0”, stanno trasformando gli arbitri in una sorta di rangers, che al posto della colt sfoderano il fischietto! Ormai esistono anche classifiche di “rendimento”sul numero di falli tecnici fischiati, siamo sicuri di andare nella giusta direzione?

(commento di Luca Polesinanti)