E siamo a 7! Tante sono le volte consecutive in cui la Montepaschi Siena ha centrato la finale play-off e nelle precedenti 6 sappiamo come è andata a finire. Capolavoro di coach Banchi e del proprio staff, in grado di rianimare e di “programmare” una squadra, che nel finale di campionato (pagando anche le fatiche suppletive dell’Eurolega) pareva allergica alle trasferte, con pesanti sconfitte su campi da cui nelle stagioni precedenti usciva quasi passeggiando con la vittoria in tasca. Ed ora a conti fatti, Siena vince invece 2 serie play-off espugnando il parquet avversario nella gara 7, quella decisiva. Grinta, carattere, grande cuore ed un roster che non manca di nulla. Moss stà giocando la miglior pallacanestro in carriera, Bobby Brown rimane un campione (anche se ad intermittenza) e Hackett è un vincente, uno di quelli che nella partita “della vita” gioca 37 minuti, segna 23 punti (con 10/12 ai liberi), sforna 9 assist e subisce 11 falli. Peccato davvero per Varese, che alla luce di quanto fatto durante tutto l’arco della stagione avrebbe probabilmente meritato di essere in finale, ma come ha saggiamente testimoniato coach Vitucci a fine gara “le energie erano finite!”, con l’aggravante dell’assenza di Dunston e delle condizioni di Polonara, ridotto ai minimi termini di efficienza fisica. Le 7 partite sono una specie di maratona e vince chi arriva al traguardo, riuscendo a gestirsi per quanto possibile. Resta comunque una stagione indimenticabile per i biancorossi e proprio per questo ci sfugge per quale motivo debba essere “macchiata” dal becero ed incivile comportamento di una frangia di quelli che stentiamo a definire tifosi. Uno”spettacolo” pessimo degno al massimo di stadi calcistici di bassa lega, con i giocatori ospiti costretti ad “uscire” dal campo per evitare guai peggiori senza avere nemmeno la possibilità di “salutare” i propri avversari. Il solo “eroico” assistente senese Andrea Magro si attardava sul parquet a stringere mani e consolare gli sconfitti. Non esistono giustificazioni per tutto questo, gli arbitri hanno arbitrato (considerando che anche per loro i play-off cominciano a diventare un bell’impegno fisico) e sicuramente hanno commesso errori, come tutti , giocatori ed allenatori. Da qui a gridare al “complotto” pro-Siena passano davvero anni luce. Per quello che riguarda i tifosi, basterà invece attendere l’11 Giugno per assistere a gara 1 della serie finale. Si parte dal PalaTiziano con Roma a caccia della rivincita e Siena a caccia di un nuovo pezzo di storia della pallacanestro italiana.
( commento di Luca Polesinanti )