A me la Fiorentina è piaciuta più dell’Atalanta

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Maggior possesso palla, più tiri complessivi, otto occasioni da gol, più passaggi riusciti, nessuna parata del proprio portiere e più chilometri percorsi. No, non sto parlando della Dea. In campo la Fiorentina, al netto degli episodi arbitrali o di gioco, si è fatta preferire.
Compatta, corta, con un pressing efficace sui portatori di palla nerazzurri, la viola di Vincenzo Italiano ha messo in difficoltà un’Atalanta non ancora al cento per cento e orfana, soprattutto di un attaccante come Zapata. L’immagine delle posizioni medie assunte in campo dalle squadre, in fase di possesso palla, fotografa come Pasalic proposto terminale offensivo dell’Atalanta, non ha sortito l’effetto desiderato, soffrendo parecchio la marcatura asfissiante di Igor. Il difensore viola a fine partita figura come il giocatore della Fiorentina che ha fatto più passaggi riusciti e più recuperi. Con Odriozola (mamma mia quanto corre, ha percorso più chilometri di chiunque, più di 12), Biraghi e Torreira i toscani hanno costruito la loro vittoria, grazie anche a Piatek che non ha fallito i due rigori a sua disposizione.
Gli episodi dicono che la Fiorentina ha ottenuto due rigori e l’Atalanta ha colpito due pali. Ma, si sa, alla fine nel calcio vince chi la butta dentro più volte dell’avversario. I due bellissimi gol di Zappacosta e Boga non sono bastati.
Da dire, inoltre, che l’Atalanta ha avuto una superiorità numerica sul finire di partita, dopo l’espulsione di Martinez Quarta al 79’, ma la Fiorentina non ha mai subito questa mancanza come un handicap. Anzi, sulla punizione dello scadere si sono buttati tutti in avanti alla ricerca del gol, ottenuto da Milenkovic. Prendere un gol così sul filo di sirena fa male, ma è colpa di un mal posizionamento dei nerazzurri, oltretutto con un uomo in più.
C’è da chiedersi: ma dov’è finita l’Atalanta che giocava sulle fasce, palla a terra e aggrediva gli avversari come pochi? Si ha anche l’impressione che il centrocampo De Roon-Freuler non sia più così efficace come un tempo. Koopmeiners sembra l’unico giocatore in grado di illuminare il gioco con i suoi lanci. Muriel e Boga dovranno migliorare la loro intesa e per questo ci vorrà tempo. Gasperini ha parecchio lavoro da fare per trovare soluzioni efficaci.
Protestare non ha molto senso. Succede. Gli episodi hanno detto male e il torneo per la Dea finisce qui. Ora occorre non perdere ulteriore terreno in campionato e ben figurare in Europa League. Non facciamone un dramma.

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