Atalanta: sono Lookman e la porta la vedo, eccome

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I dieci cartellini gialli fanno capire che tipo di partita sia stata. È iniziato il campionato e ogni punto va conquistato con sudore e lacrime. L’Atalanta soffre, ma esce da Marassi con il bottino pieno. Il risultato non rende giustizia all’andamento della gara. Il Var ha tolto un gol alla Samp, che ai più è risultata essere una decisione azzardata. Il contatto di Léris su Maehle c’è stato, ma non è sembrato così decisivo ai fini dell’azione. Maehle ha perso l’equilibrio da solo e non per quel contatto sul volto. Prendiamoci questo regalo e ricordiamocelo in futuro.

Maehle avrebbe potuto farsi perdonare poco dopo, ma un suo tiro a colpo sicuro sulla linea di porta è finito sul palo. Palo pareggiato da Sabiri (con Vieira il migliore dei blucerchiati) con una bella punizione calciata dal limite dell’area, causata da Okoli.

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La vecchia guardia nerazzurra è una garanzia, soprattutto per le partite in esterna, ma ci sono ancora scorie da togliere. L’azione che ha portato al primo gol di Toloi è stata bellissima. Zapata con un ottimo lavoro ha scodellato in area per Pasalic, che di testa ha messo Toloi nelle condizioni di battere a rete.

La nota positiva del pomeriggio genovese è il ritrovato Zapata. Combatte per 90’, corre, tiene palla, smarca, offre assist. Duvan è l’uomo che rompe le difese con il suo strapotere fisico al quale aggiunge la qualità delle giocate. Anche quando non segna risulta tra i giocatori decisivi della gara.

Pasalic è risultato il migliore fra tutti i giocatori in campo. In attesa di vedere Ederson in quel ruolo, il croato è sempre una certezza.

Muriel è, invece, la nota negativa della partita. L’unico a non aver raggiunto la sufficienza. Troppo poco quanto proposto dal colombiano. Inutile insistere con questo sistema a due punte se Lucho non alza il livello della qualità delle giocate e della corsa. Così giocando si regala una posizione agli avversari e si chiede uno sforzo doppio ai centrocampisti che, in inferiorità numerica, devono coprire più zone di campo.

Lookman, entrato al suo posto, anche se in una situazione di gara in cui la Samp spingeva forte, si è dimostrato molto più in palla. Nel giro di poco tempo ha realizzato due gol (uno non convalidato per un piede in fuorigioco). Col Milan il mister lo potrebbe proporre da inizio gara. La sua visione di gioco e velocità di esecuzione ha permesso all’Atalanta di ripartire in modo pericoloso. Una bella situazione di gioco, che vorremmo vedere più spesso. Altro che “bravo, ma non vede la porta”, come aveva detto Gasperini il giorno della presentazione della squadra allo stadio. La porta la vede, eccome.

Okoli ha compreso cosa significhi fare il salto di categoria. Ha dovuto occuparsi di un marpione come Caputo che lo ha portato a commettere alcuni errori. Senza Demiral e Palomino è l’unico centrale a disposizione. Il ragazzo deve crescere e domenica a Bergamo arriva il Milan, campione d’Italia. Vedremo se Gasperini lo confermerà nel ruolo.

Perplessità Musso. Anche stavolta il portiere è riuscito a esibirsi in una uscita azzardata facendosi letteralmente scavalcare dalla palla fuori dall’area. Un’azione che sarebbe potuta finire malissimo per i nerazzurri. Non è una giocata di un portiere che mira al livello internazionale e alla Nazionale argentina. Di buono, però, ci sono i tre punti. E chi ben comincia…

SAMPDORIA-ATALANTA 0-2
RETI: 26’ Toloi (su assist di Pasalic), 94’ Lookman (su assist di Malinovskyi).

SAMPDORIA: Audero 6.7; Berezsynski 6.2 (58’ De Paoli 6.5), Ferrari 6.6 (90’ Murillo 6), Colley 6.9, Augello 6.4; Vieira 7.4; Léris 6.8 (75’ Quagliarella 6.2), Sabiri 7.3, Rincon 6.5, Djuricic 6.9 (58’ Vierre 6.1); Caputo 6 (58’ De Luca 5.9). All. Giampaolo 6.52.

ATALANTA: Musso 6.2; Toloi 6.9 (72’ Scalvini 6.6), Okoli 6.4, Djimsiti 6.4; Hateboer 6.6, De Roon 6.6, Koopmeiners 6.7, Mahele 6.7 (72’ Zortea 6.2); Pasalic 7.7 (84’ Malinovskyi 6.6); Muriel 5.9 (63’ Lookman 6.8), Zapata 6.6. All. Gasperini 6.61.

ARBITRO: Federico Dionisi.