di Marco Locatelli
Una quindicina di aspiranti calciatrici, dai 5 ai 13 anni, hanno calcato il campo a 7 di Selino Basso sabato 12 marzo durante l’open day promosso dall’Accademia Sport Imagna. A seguirle le ragazze del GS Selino Alto Femminile, guidate da Nicole Salvi di Berbenno, allenatrice dell’Accademia (scuola calcio) con un passato nell’Atalanta Femminile e (ovviamente) calciatrice del GS Selino Alto, unica squadra femminile in Valle Imagna, fondata nel 2017 da Michela Carminati.
“Parlando in Accademia – spiega Salvi –, visto l’interesse di molte ragazzine e bambine e dei loro genitori, abbiamo pensato all’open day. E infatti la risposta c’è stata. Noi in Accademia abbiamo ora cinque bambine nella scuola calcio e ce ne sono altre nelle altre categorie. Sarebbe bello raggruppare magari un paio di annate e provare a portare avanti una squadra femminile”.
Testimone d’eccezione la piccola Matilde, 5 anni di Capizzone, già iscritta alla scuola calcio dell’Accademia: “Mi piace giocare a calcio, sia in porta che fuori. In estate ci gioco anche con mio fratello Gioele in cortile”. “Io giocavo a calcio da più piccola poi ho smesso, ma mi piacerebbe riprendere, magari in una vera squadra”, racconta Aurora, 11 anni. “Quando ho voglia di giocare prendo la palla e vado a tirare pallonate contro il muro. Ma vorrei entrare in una squadra” dice Amira, 11 anni.
“Le bambine, a forza di vedere i fratelli che giocano – dichiara il presidente dell’Accademia Sport Imagna, Nicola Cortinovis -, si stanno avvicinando al rettangolo verde: vogliono provare, chiedono informazioni, guardano le partite. Come Accademia, abbiamo il sogno di un settore giovanile femminile, ma siamo realisti e basterebbe iniziare ad avere una squadra di bambine da portare avanti nel tempo, dalla scuola calcio in poi: speriamo di centrare l’obiettivo”.
“Il calcio femminile ci interessa, ma noi non vogliamo andare in contrapposizione con le altre squadre – sottolinea Marco Manini, direttore generale dell’Accademia -. È chiaro che mettiamo a disposizione la nostra struttura e la nostra visibilità per ampliare qualcosa che già esiste. Vorremmo migliorare, costruire un qualcosa di più strutturato, sempre in collaborazione con chi già oggi opera in questo settore. Chiaramente, servono poi le persone, volontari che si prestino a creare questo progetto”.