Un ingresso in campo folgorante e, soprattutto, decisivo per la vittoria: va a Cristian Volpato il titolo di MVP della 12.a giornata di Serie A – secondo i dati Opta – grazie a un finale di gara da protagonista assoluto, che ha permesso alla Roma di superare un combattivo Verona e di issarsi al quarto posto in solitaria in classifica.
Il diciottenne di origini australiane, entrato dalla panchina al minuto 57 al posto di Nicolò Zaniolo, ha approcciato la gara con aggressività risultando da subito complicatissimo da gestire per la difesa avversaria. Dopo un paio di buone occasioni non sfruttate il nativo di Camperdown ha risolto una partita estremamente complicata all’88’, quando ha convertito in rete con un sinistro velenoso dal limite dell’area uno splendido passaggio di Matic realizzando il suo secondo gol in Serie A in appena quattro presenze (il primo lo aveva siglato proprio contro il Verona lo scorso 19 febbraio).
Soltanto quattro minuti più tardi, poi, il giovane giallorosso ha servito con i tempi perfetti in profondità Stefan El Shaarawy per la rete del definitivo 3-1, facendo così registrare un record: a 18 anni e 350 giorni Volpato è diventato il più giovane giocatore della Roma ad aver segnato e fornito assist in una gara di Serie A dal 2004/05 (da quando Opta ha il dato completo relativo ai passaggi vincenti).
Cristian Volpato è stato dunque l’indiscusso man of the match della gara con il Verona: il suo sfavillante finale di gara ha permesso agli uomini di Josè Mourinho di centrare il quarto successo di fila in trasferta in campionato, impresa che ai giallorossi non riusciva dall’agosto del 2020.
Nella partita dell’attaccante c’è però molto altro oltre al gol e all’assist forniti: Volpato ha infatti tirato due volte – soltanto Tammy Abraham (quattro) ha effettuato più conclusioni nel match – e ha completato con successo tutti e cinque i passaggi tentati nella trequarti avversaria. Dei 19 passaggi riusciti (su 20 complessivi tentati) il numero 62 ne ha indirizzati quattro a Lorenzo Pellegrini e quattro a Rick Karsdorp, i compagni da lui più cercati: una prova inconfutabile della sua centralità nello scacchiere tattico, nonché della sua capacità di aprire il gioco in tutte le direzioni del campo. (U.S.)