Daniele Verde miglior giocatore della 22.a giornata di Serie A

121

Una vittoria sfumata nel finale che, tuttavia, non cancella una prestazione individuale superlativa. L’MVP della 22ª giornata di Serie A, secondo i dati Opta, è Daniele Verde, faro offensivo dello Spezia rimontato da 2-0 a 2-2 dall’Empoli in uno dei tre anticipi del sabato.

L’attaccante napoletano è stato letteralmente imprendibile nel primo tempo, realizzando prima il calcio di rigore del vantaggio bianconero e inventandosi poi una meravigliosa conclusione a giro da fuori area che si è spenta all’incrocio dei pali senza lasciare scampo a Vicario. Una doppietta, la prima in carriera in Serie A, che pone fine a un digiuno lungo ben 12 partite: Verde, infatti, non andava a segno nella competizione dal 14 maggio scorso.

forbes

Grazie al loro numero 10 i bianconeri hanno inoltre risolto almeno per questa giornata le proprie difficoltà realizzative, tornando a segnare due reti in un singolo match di campionato dopo oltre un mese: l’ultima volta ci erano infatti riusciti il 4 gennaio al Gewiss Stadium contro l’Atalanta.

L’impatto di Verde è stato di certo determinante ben al di là della doppietta. Nonostante gli appena 52 minuti giocati prima del cambio obbligato vista l’espulsione di Esposito, nessun altro giocatore sceso in campo al Castellani ha effettuato più tiri di lui nello specchio della porta (due come Cambiaghi che però ha calciato in tutto sei volte, il triplo rispetto al bianconero).

Otto dei dodici passaggi effettuati inoltre sono arrivati all’altezza della trequarti avversaria, un dato che evidenzia la sua costante ricerca della posizione più avanzata e pericolosa possibile. Il numero 10 ha mostrato anche buona predisposizione ad associare il proprio gioco ai compagni di squadra, come dimostrano i due cross tentati – soltanto Reca (tre) ha effettuato più traversoni tra le fila spezine – e i tre passaggi destinati al compagno di reparto Gyasi, il più cercato nell’arco del match. Per Verde anche quattro palloni riconquistati, segnale della sua consueta indole al sacrificio nonostante il ruolo ricoperto in campo. (U.S.)