di Giambattista Gherardi
C’era il pubblico delle grandi occasioni al Comunale di via Agro a Gandino, dove domenica 12 marzo è andato in scena lo scontro al vertice fra la capolista Ranica e l’Asd Gandinese 2015, seconda a due punti dai rivali. È finita con un pareggio per 1-1, figlio di un incontro acceso, dove l’adrenalina più della tecnica ha caratterizzato le giocate, soprattutto nel secondo tempo.
Nella prima frazione di gioco i rossoneri padroni di casa hanno condotto una partita determinata e a trazione anteriore, con Mendy a fare da sponda, Masinari percussore raffinato e Fiammarelli pronto a finalizzare. È proprio quest’ultimo a siglare il gol del meritato vantaggio, raccogliendo di testa un lungo rilancio da dietro e insaccando con mirabile parabola sul palo più lontano.
Gli uomini di Bonazzi nello scorcio finale danno il meglio di giornata e in un paio di occasioni avrebbero meritato il 2-0, con Masinari devastante sulla trequarti e una paratissima del portiere avversario.
Nel secondo tempo nelle gambe della Gandinese cominciano a pesare i 90 minuti di giovedì scorso a Milano (semifinale di Coppa Lombardia con il Partizan Bonola) e il Ranica arriva con maggiore frequenza nell’area avversaria. Su un ribaltamento di fronte (con probabile fallo in avvio di un attaccante del Ranica ai danni del centrale rossonero) arriva il pareggio sottomisura di Schiavi.
Si accentuano i toni agonistici e per un fallo a metà campo si accende una mischia totale, cui decidono di partecipare anche i tifosi del Ranica che scagliano una bottiglietta (o un fumogeno esausto) verso la panchina rossonera, che non resta a guardare. Qualche ammonizione puntuale (addirittura un doppio giallo lascia il Ranica in dieci a un quarto d’ora dalla fine) placa il parapiglia e i bollenti spiriti. Il resto lo fa la stanchezza, complice il primo caldo primaverile.
C’è giusto il tempo per un ultimo sussulto in area del Ranica quasi allo scadere, con il portiere che smanaccia in corner una conclusione pericolosa da dentro l’area, l’ultima a dare fiato alla voglia di sorpasso dei rossoneri. Il pareggio lascia immutata la lotta di vertice, che ora proseguirà a distanza sino al termine, con un occhio anche al vantaggio sulla terza (attualmente 10 punti sull’Albano, all’ultima giornata giocherà a Ranica) che potrebbe rendere inutili i playoff. Per l’Asd Gandinese un occhio anche al ritorno di Coppa, giovedì 23 marzo a Gandino. L’1-1 dell’andata lascia aperta più di una possibilità, come del resto il campionato: il bello deve ancora venire.