L’Italia ha trovato Zaza

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Zaza e ImmobileLa prima di Antonio Conte da ct azzurro non delude, riaccende gli entusiasmi in casa azzurra e spalma una pennellata di fiducia sul rilancio del calcio italico a livello internazionale. L’amichevole vinta per 2-0 contro l’Olanda premia le scelte tecniche e l’intenzione di schierare uomini che fanno squadra, ma non da soli. L’esordio di Zaza in attacco in coppia con Ciro Immobile conferisce forza esplosiva che esprime fin dalle prime battute di gioco. Tre minuti per il gol del vantaggio siglato dal napoletano in forza al Borussia, mentre la punta del Sassuolo si procura il penalty che determina l’inferiorità numerica olandese e De Rossi trasforma. Dieci minuti e i giochi sono fatti. Zaza potrebbe bagnare il suo debutto dopo 20’ con il gol ma trova l’opposizione a tu per tu con il portiere olandese. L’Italia di Conte ha il merito di tenere su il ritmo per tutta la gara e il 3-5-2 si conferma il marchio distintivo dell’ex allenatore juventino, fedele alla sua visione e coerente con i suoi principi quando, via Osvaldo per problemi fisici, chiama in azzurro Quagliarella. Assente l’infortunato Pirlo, rimandato a tempi migliori il ritorno di Mario Balotelli, i veri leader della nuova Italia sono Gigi Buffon, specialmente nello spogliatoio e quando c’è da metterci la faccia, e Daniele De Rossi in campo. L’impiego di Sirigu tra i pali nell’amichevole con l’Olanda è anche una operazione votata alla certezza del ricambio. L’impiego di De Sciglio e Darmian sugli esterni di centrocampo garantisce copertura al trio difensivo formato da Ranocchia, Bonucci e Astori e nel contempo la spinta necessaria in attacco. Il recupero di Giaccherini appare strategico per gli equilibri del reparto centrale, soprattutto ricordando che Marchisio non può disputare, perché squalificato, la prima ufficiale del girone eliminatorio di Euro 2016 in Norvegia. In definitiva, l’Italia somiglia in tutto e per tutto al suo ct che da calciatore alla nazionale ha dato tanto, anche patendo infortuni seri. Grinta, generosità, acume e spessore collettivo sono gli elementi che caratterizzeranno la nuova stagione della nostra nazionale. Con la Juve Conte non è riuscito a raggiungere i traguardi sperati a livello internazionale. Prova a farlo ora potendo scegliere gli uomini migliori, quelli a suo parere degni di indossare la maglia azzurra e garantire ordine tattico e spirito di sacrificio.

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