Real Kaputt

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Il Bayern Monaco trascina ai supplementari i Galacticos e s’impone nella lotteria dei calci di rigore guadagnando la finale di Champions League dove affronterà il Chelsea di Di Matteo con il vantaggio dello stadio amico. Sfuma così il sogno ispanico di vedere le due grandi potenze, Barcellona e Real Madrid, replicare a livello continentale la sfida del “Clasico”. Com’era successo per Messi, autore di un errore decisivo dagli undici metri, così Cristiano Ronaldo sbaglia dopo i tempi supplementari facendosi parare il tiro da dischetto da Neuer, che si oppone con freddezza anche a Kakà, prima che Ramos regali il pallone agli spettatori invece che infilarlo in rete. Eppure Casillas fa la sua parte parando due rigore e offrendo ai compagni di squadra la possibilità di rimettersi in parità. La determinazione e concentrazione dei tedeschi va la differenza in un partita anche nelle fase iniziali avrebbe indotto a scommettere tutto sulla supremazia della squadra di Mourinho. Cristiano Ronaldo fa la sua parte nel primo quarto d’ora trasformando un penalty e raddoppiando su assist di Ozil e sul filo del fuorigioco con una delle sue rasoiate. Ad accorciare le distanze e ristabilire la parità tra andata e ritorno ci pensa Robben al 27’, ancora una volta su rigore. Nei restanti due terzi di gara il Real Madrid cerca le proverbiali accelerazioni ma il Bayern copre e difende, proponendosi sempre pericolosamente all’attacco con Ribery, Robben e Gomez, che costringono i difensori madrilisti a superlavoro. Si arriva stancamente ai supplementari quando le forze fisiche e mentali sembrano assottigliarsi soprattutto nelle file del Real, sottoposto a rilasci continui di energie nella Liga che sta per conquistare. Mourinho assiste in ginocchio alla sequenza dei tiri di rigore e quando vede i suoi pezzi da novanta sbagliare la sua espressione diventa marmorea. Ritrova fiducia e distensione quando Casillas fa il miracolo, capisce che è finita quando Ramos manda alle stelle. Il sogno di Mou svanisce. La Spagna ammutolisce.

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