Pirlo-Del Piero, e la Juve va

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Un prodigio di Alessandro Del Piero regala alla Juventus la vittoria contro la Lazio e il primato in classifica. Il numero 10 bianconero entra nel finale di una partita che sembrava stregata e al 37’ della ripresa trasforma un calcio di punizione sorprendendo il portiere Marchetti, fino a quel momento superlativo al punto da annullare almeno una dozzina di limpide palle gol. Un campione inesauribile e inossidabile, capace di tenere alta la squadra ed evitare di subire la reazione laziale. La squadra di Reja gioca il primo tempo praticamente arroccata nei propri trenta metri. Una superiorità schiacciante della Juventus che matura solo una rete. Bisogna attendere la mezz’ora per assistere all’esultanza dello Juventus Stadium quando Pepe elude il fuorigioco e schiaccia in rete davanti a Marchetti. Nella Juventus insieme a Del Piero detto “Pinturicchio” c’è un altro piede pennello che attende di essere accostato a uno dei grandi maestri della pittura. E’ quello di Andrea Pirlo, autore di un assist raffinato per il movimento che vale il gol di Pepe. Ma i bianconeri si concedono il lusso di sprecare una mezza dozzina di palle gol e allo scadere del primo tempo subiscono il pareggio laziale su colpo di testa di Mauri che si fa beffa dei difensori centrali e batte Buffon. Nel secondo tempo il copione non cambia, ma la squadra di Conte deve fare ricorso alle risorse sempreverdi della sua storica bandiera per piegare la Lazio e riprendere la testa del campionato, sopravanzando il Milan. La Lazio deve arrendersi e soprattutto guardarsi alle spalle.

La Roma, infatti, dimentica il capitombolo di Lecce e all’Olimpico supera l’Udinese riaprendo il discorso per il terzo posto che vale l’accesso alla Champions League. Il ritorno di Francesco Totti coincide con una prova convincente, tanto più che il capitano risulta decisivo per sbloccare il risultato ancorato sull’1-1 a pochi minuti dal termine. La Roma, in vantaggio con Osvaldo, si fa prendere in contropiede da Fernandes poco prima dell’intervallo consentendo all’Udinese di risollevarsi dopo essere stata salvata in più occasioni da Handanovic. Il portiere dei friulani si supera ripetutamente fino a quando un affondo di Osvaldo permette a Francesco Totti di segnare al 41’ della ripresa. Quinto gol in campionato in questa stagione, il n. 212 in serie A per il capitano giallorosso. Poco dopo arrotonda Marquinho rilanciando a pieno titolo le quotazioni della squadra di Luis Enrique. L’Udinese, decisamente non all’altezza nella serata capitolina, sopravanza di un solo punto i giallorossi, la Lazio è quattro lunghezze sopra. Al clamoroso crollo casalingo del Napoli ad opera dell’Atalanta corrisponde il successo in rimonta dell’Inter contro il Siena che permette ai nerazzurri di Stramaccioni di agganciare in classifica proprio i partenopei. Una serata da incorniciare e un capolavoro tattico di Stefano Colantuono, che imbriglia e annichila la squadra di Mazzarri. E’ la serata di Giacomo Bonaventura, nazionale under 21 tornato titolare dopo una lunga assenza dalla formazione iniziale, che riscatta anche l’errore dell’andata a Bergamo quando tenne in gioco Cavani nell’azione che valse il pareggio strappato in extremis dal Napoli. Dopo il momentaneo pareggio di Lavezzi, nella ripresa l’Atalanta colpisce con Bellini e Carmona, facendo accusare al Napoli la terza sconfitta consecutiva.

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Il Siena mette paura all’Inter passando in vantaggio al Meazza con D’Agostino, che insacca dopo una doppia parata di Julio Cesar . Il successo nerazzurro in rimonta porta la firma di Milito che raddrizza il risultato alla fine del primo tempo, poi al 36’ della ripresa trasforma di potenza il calcio di rigore concesso per fallo su Nagatomo. In coda la rocambolesca vittoria del Lecce a Catania riapre la lotta per la salvezza con i salentini distanti appena due punti dal quart’ultimo posto occupato dal Genoa. Berghessio porta in vantaggio il Catania ad inizio di secondo tempo ribattendo in rete di testa il pallone respinto dalla traversa e facendo pensare all’ennesimo successo della squadra di Montella. Poi Di Michele sbaglia un calcio di rigore, ma nel finale arriva il pareggio di Corvia in contropiede e poi addirittura il gol della vittoria salentina con Di Michele che sfrutta la presenza tra i pali del trequartista Lodi, subentrato al portiere Carrizo espulso. La Fiorentina attacca ma non trova il gol contro il Palermo ed esce con un pareggio dal confronto casalingo con il Palermo, ritrovandosi sempre più invischiata nella zona bassa della classifica. Peggio fa il Genoa che si ritrova in vantaggio con una zampata di Marco Rossi, ma si fa raggiungere da Mutu che tiene alta la bandiera del Cesena, ormai retrocesso. Bene il Parma che piega il Novara, cancellandone le residue speranze. A segno per gli emiliani l’eccellente Giovinco e Jonathan nel primo tempo, mentre nella ripresa i piemontesi falliscono un calcio di rigore.

Nel posticipo tra Bologna e Cagliari una magia di Diamanti a inizio partita regala tre punti alla squadra di Pioli. Gara salita progressivamente di nervosismo fino all’espulsione nel finale dell’allenatore del Bologna per proteste. I felsinei capitalizzano il minimo vantaggio resistendo ai tentativi del Cagliari, più volte vicino al pareggio che non avrebbe demeritato.

Risultati 32a giornata: Chievo-Milan 0-1 Catania-Lecce 1-2 Fiorentina-Palermo 0-0 Genoa-Cesena 1-1 Inter-Siena 2-1 Juventus-Lazio 2-1 Napoli-Atalanta 1-3 Parma-Novara 2-0 Roma-Udinese 3-1 Bologna-Cagliari 1-0

Classifica: Juventus 68 Milan 67 Lazio 54 Udinese 51 Roma 50 Napoli Inter 48 Catania 43 Chievo 42 Atalanta Palermo Bologna 40 Siena 39 Cagliari Parma 38 Fiorentina 37 Genoa 36 Lecce 34 Novara 25 Cesena 21