Due gol di Francesco Totti (215 reti in campionato, uno in meno di Altafini e Meazza) non bastano alla Roma per vincere nel giorno della 500esima presenza in serie A del capitano giallorosso. L’ultimo match stagionale all’Olimpico finisce 2-2 con il Catania che, dopo essere passato in svantaggio con il primo gol di sinistro di Totti al 7’ della ripresa, ribalta addirittura il risultato trasformando un calcio di rigore con Lodi e poi segnando con uno schema su calcio di punizione che permette a Marchesi di sorprendere il portiere giallorosso Lobont. La Roma raddrizza la gara con la seconda rete di Totti, che piazza di destro un assist di Pjanic. Partita scintillante soprattutto nel secondo tempo, dopo i primi 45’ chiusi a reti bianche sol perché Totti sbaglia un calcio di rigore dopo 8’. Il capitano giallorosso, festeggiato a inizio partita per il fantastico traguardo di presenze, va sul dischetto quando l’arbitro punisce l’uscita di Carrizo che travolge Borini, ma si lascia ipnotizzare dal portiere argentino del Catania e sulla respinta colpisce di sinistro mandando sopra la traversa. L’errore non intacca la prestazione di Totti, che conferma faro della squadra di Luis Enrique. Sia giocando per due terzi alle spalle di Osvaldo e Borini, sia nell’ultima parte con Bojan e Lamela, Totti fa la differenza. Intanto l’allenatore giallorosso non scioglie i dubbi sul suo futuro, anche se lo stesso capitano a fine partita ribadisce la fiducia compatta dei giocatori nei confronti di Luis Enrique. Il Catania di Montella conferma le eccellenti qualità che hanno permesso di veleggiare alle spalle delle squadre in lotta per l’Europa. Alla Roma, dopo questo pareggio, potrebbe sfuggire anche la qualificazione alla Europa League. Per centrarla l’Inter non deve fare più di un punto tra derby milanese e ultima giornata da disputare in casa della Lazio, mentre ai giallorossi viene chiesto di vincere a Cesena. Ancora una volta, la Roma produce una fase offensiva molto spettacolare a cui però corrisponde un atteggiamento difensivo che vanifica quanto si buono produce. Il leit-motiv di un’intera stagione per una squadra che attende ancora di completare il rodaggio. Giallo e rosso sono pure i colori sociali del Lecce che allo stadio del mare saluta di fatto la serie A, sconfitto dalla Fiorentina in un match spareggio per la salvezza. I viola, guidati in panchina da Guerini dopo l’esonero di Delio Rossi, si salvano con un gol di Cerci segnato nel primo tempo. Il portiere salentino Benassi si produce in interventi decisivi sui tentativi di Montolivo e Cassani, nel secondo tempo la squadra di Cosmi prova a recuperare ma colpisce solo la traversa con un colpo di testa di Esposito. Il Lecce, irriconoscibile rispetto alle superbe prestazioni che hanno permesso di risalire dal fondo, sbaglia la gara decisiva della stagione, ma alla fine il pubblico ringrazia lo stesso Serse Cosmi.