Tiro a giro sul campionato. Lotta al ribasso, la quota scudetto è in caduta libera

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di Giambattista Gherardi

La scorsa settimana ci chiedevamo se la lotta scudetto in Serie A potesse essere definita avvincente, oppure se a rendere incerto l’esito finale del campionato non sia invece un livello tecnico piuttosto modesto delle pretendenti al titolo. I risultati dell’ultimo turno fanno propendere il giudizio verso la prima opzione, poiché ancora una volta almeno due formazioni non hanno certo mostrato il piglio da Campioni d’Italia in pectore.

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Il Milan, tuttora al primo posto con 68 punti, non è andato oltre lo 0-0 contro il Torino di Juric, mentre il Napoli (secondo a quota 66 punti) ha addirittura perso in casa con la Fiorentina, soccombendo per 1-3 dove aver raggiunto (a fatica) il momentaneo pareggio. L’unica a mostrarsi in buona forma è stata l’Inter di Inzaghi, che ha regolato per 2-0 il Verona, mostrando di aver ottenuto più dei semplici tre punti dalla sofferta vittoria di Torino con la Juventus. Un successo che ha ridato fiato alla sponda meneghina neroazzurra, che ora è “padrona del proprio destino”: dovesse vincere tutti gli incontri che restano da disputare (compreso il recupero a Bologna del 27 aprile) bisserebbe il titolo conquistato da Conte nel 2021.

Ovviamente è presto per dirlo, poiché con 21 punti ancora in palio (18 per Milan e Napoli) tutto è ancora possibile. Addirittura la quota scudetto potrebbe avvicinarsi agli 82 punti, livello minimo da quando la Serie A è a 20 squadre e ci sono i tre punti per la vittoria. Si arrivasse tanto in basso potrebbe teoricamente sperare anche la Juventus, che ha un massimo raggiungibile di 80 punti. Al momento i bianconeri, insieme a Roma e Lazio, sono fra le squadre più in forma. Gli uomini di Allegri e quelli di Sarri hanno conquistato 12 punti nelle ultime cinque partite, quelli di Mourinho addirittura 13. Il Napoli soltanto 9 e le milanesi 11.

Il prossimo turno prevede per l’Inter la trasferta a La Spezia (il team di Thiago Motta può ritenersi al sicuro), mentre il Milan aspetta il Genoa, di fatto all’ultima spiaggia dopo due sconfitte che hanno vanificato la lunga sequela di pareggi (sette) con il tecnico Blessin. Il Napoli dovrà, invece, tentare il giorno di Pasquetta con la Roma: vietato qualsiasi passo falso ulteriore.

Grande equilibrio, oltre che in vetta, anche nella zona Europa, da cui è uscita al momento l’Atalanta di Gasperini, sconfitta a Reggio Emilia dal Sassuolo e concentrata sui quarti di Europa League con il Lipsia. In piena bagarre ci sono Roma, Lazio e Fiorentina, con quest’ultima che deve affrontare anche il ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Juventus (andata 1-0 per i bianconeri).

Da ricordare settimana prossima anche il derby milanese fra Inter e Milan per determinare l’altra finalista, con i gol dei rossoneri che varranno doppio in caso di parità. La lotta salvezza è sempre più ristretta a Salernitana (nemmeno i due recuperi potranno dire molto sul futuro degli uomini di Nicola, fermi a 16 punti), Genoa, Venezia e Cagliari. Anche qui la lotta è a chi fa peggio: Cagliari e Venezia hanno perso le entrambe le ultime cinque partite, il Genoa le ultime due e alla prossima ha il Milan. Sassuolo (per il Cagliari) e Fiorentina (per il Venezia) non sono i clienti ideali per invertire la tendenza.

Fuori dalla mischia la Sampdoria (+7 sul terz’ultimo posto): senza harakiri assurdi con la Salernitana potrebbe mantenersi in linea di galleggiamento. A dire tanto saranno probabilmente Genoa-Cagliari del 24 aprile e il recupero Salernitana-Venezia. Duelli da “dentro o fuori” probabilmente decisivi. Il campionato è un romanzo che da qui al 22 maggio deve ancora sfogliare le pagine cruciali.