Giro d’Italia, a Viareggio Magnus Cort Nielsen vince la 10.a tappa

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di Marco Cangelli
Il Giro d’Italia riparte dopo il giorno di riposo senza la maglia rosa Remco Evenepoel e numerosi suoi protagonisti.

Il campione del mondo non è ripartito da Scandiano a causa di una positività al Coronavirus che si è abbattuto sulla Corsa Rosa costringendo al ritiro alcuni atleti fra i quali il lucano Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), il norvegese Sven Erik Bystrøm (Intermarché – Circus – Wanty), l’olandese Oscar Riesebeek (Alpecin-Deceuninck) e l’australiano Callum Scotson (Team Jayco AlUla).

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La decima tappa, 196 chilometri con arrivo a Viareggio, è stata caratterizzata da una fuga partita sin dai primi chilometri con il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost), il canadese Derek Gee (Israel-Premier Tech), il friulano Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e la maglia azzurra Mattia Bais (Eolo-Kometa) hanno preso il largo alzando così il ritmo in gruppo.

Un’andatura che è costata a caro prezzo al russo Aleksander Vlasov (Bora-Hansgrohe), apparso in difficoltà sulle prime rampe del Passo delle Radici e costretto al ritiro a causa dei problemi fisici riscontrati.

Mentre i fuggitivi provavano a continuare la propria la propria avventura senza Bais, staccatosi poco dopo il gran premio della montagna, alle spalle in discesa partiva un attacco combinato portato avanti dalla Bahrein-Merida, in avanscoperta con Andrea Pasqualon, la maglia ciclamino Jonathan Milan e Damiano Caruso accompagnati dal francese Pavel Sivakov (Ineos-Grenadiers).

Una scivolata ha però coinvolto Milan e Sivakov costringendo quest’ultimo a rialzarsi e al resto del contingente a rientrare consentendo a Milan di riprendere le ruote dei compagni insieme al contrattaccante Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty).

Salendo verso Monterspertoli i battistrada hanno tuttavia dovuto alzare bandiera bianca venendo ripresi dal gruppo tirato dall’Ineos-Grenadiers, decisa a ricucire su Caruso, tuttavia una serie di cadute che hanno coinvolto fra gli altri l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates) hanno rallentato nuovamente l’andatura del plotone principale lasciando al terzetto di testa la possibilità di giocarsi la vittoria.

In grado di resistere alla rimonta, Cort Nielsen, Gee e De Marchi si sono quindi presentati a Viareggio compatti prima che il 36enne di Buja provasse ad anticipare i compagni di fuga sul rettilineo finale.

Il tentativo non ha dato buon esito consentendo a Cort Nielsen di sfruttare il proprio spunto per aggiudicarsi la frazione in volata davanti a Gee e De Marchi.

Il Giro d’Italia 2022 è stata la prima volta in cui ho partecipato a un Grande Giro senza vincere, quindi sono felicissimo di esserci riuscito. Per me è un traguardo molto importante essere riuscito a farcela anche qui. È stata una tappa incredibilmente dura, uno dei giorni più difficili per me in bicicletta, con i primi 90 chilometri pieni di salite – ha spiegato il vincitore -. Nel finale mi sentivo spento, non spingevo gli stessi watt, ma sono stato fortunato che De Marchi abbia continuato a lavorare in testa. Avevo paura che il mio corpo smettesse improvvisamente di funzionare, ma per fortuna le gambe hanno continuato a girare normalmente“.

Quarta piazza per il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che ha regolato il gruppo davanti al tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), al brianzolo Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) e a Jonathan Milan, mentre in chiave bergamasca va segnalata l’undicesima posizione del sorisolese Lorenzo Rota.

Giro d'Italia
Thomas Geraint in rosa (Foto di Paolone/LaPresse)

Dopo il ritiro di Evenepoel, la classifica generale vede al comando l’inglese Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) che ripartirà da Camaiore con due secondi sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e cinque sul compagno di squadra Tao Geoghegan Hart (Ineos-Grenadiers).

Il modo in cui ho preso la Maglia Rosa non è stato bellissimo e il tempo oggi non era l’ideale per godersela. Per rispetto della corsa, volevo mantenere la maglia nel gruppo. Quello che è successo a Remco Evenepoel è un peccato, ma sono stato felice di indossare la Maglia Rosa. Ci sono ancora molti corridori forti in gara – ha sottolineato Thomas -. Venerdì sarà il prossimo grande appuntamento in montagna, fino ad allora difenderemo questo vantaggio. Abbiamo una squadra forte, con diversi corridori in ottima posizione in classifica generale, ma mancano ancora undici tappe quindi nulla è scritto. Le condizioni meteorologiche possono avere un impatto sulla corsa, ma spero in un miglioramento delle previsioni. Tuttavia, le condizioni sono uguali per tutti“.