Giro d’Italia, Tadej Pogacar fa il “Pirata”: vince al Santuario d’Oropa e veste la maglia rosa

Il portacolori dell'UAE Team Emirates ha attaccato a quattro chilometri dall'arrivo distanziando l'intera concorrenza.

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Vedere Tadej Pogacar sulla salita che porta al Santuario di Oropa non può non ricordare le gesta di Marco Pantani.

Come il Pirata il fuoriclasse sloveno ha lasciato sulle ruote tutti gli avversari senza appello vincendo la seconda tappa del Giro d’Italia e prendendosi per la prima volta in carriera la maglia rosa.

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Un’impresa favolosa per chi ama il ciclismo e che fa pensare come il capitano dell’UAE Team Emirates abbia già messo un importante sigillo sulla vittoria finale.

Prima parte dedicata a una fuga tutta italiana con Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), Andrea Piccolo (EF Education – EasyPost), Davide Bais (Polti-Kometa), Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) che hanno ottenuto un vantaggio massimo di 4’37”.

I battistrada hanno proseguito di comune accordo sino al traguardo dell’Intergiro dove Piccolo è scattato in solitaria lasciando sulle ruote gli ex compagni d’avventura. Nonostante l’inseguimento prolungato di Scaroni e Marcellusi, il piemontese è rimasto sempre davanti sino a sei chilometri dall’arrivo quando il gruppo è rientrato.

Dietro però ci sono stati momenti di paura per Tadej Pogacar che è scivolato in curva dopo aver forato rischiando di essere investito dalla sua ammiraglia.

Ciò non gli ha impedito di rientrare con estrema facilità e a quattro chilometri dall’arrivo ha attaccato in solitaria distanziando nuovamente tutti gli avversari. Dietro hanno provato a reagire Ben O’ Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), tuttavia non c’è stato nulla da fare per battere il corridore emiratino che si è imposto là dove nel 1999 compì Marco Pantani compì una delle più belle imprese.

Secondo posto per il colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe) davanti a Geraint Thomas e Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team) che con il quarto è risultato il migliore degli italiani, mentre Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) ha dovuto lasciare immediatamente la maglia rosa.