di Marco Cangelli
Nuovo nome, ma spettacolo garantito per il Giro Next Gen che attraverserà il Nord Italia dall’11 al 18 giugno prossimi.
La Corsa Rosa dedicata alla categoria Under 23-Élite prenderà infatti il via da Agliè (Torino) toccando cinque regioni prima di giungere al traguardo di Trieste dove, dopo otto tappe, verrà designato il nome del successore dell’inglese Leo Hayter.
Organizzato per la prima volta da RCS Sport, la competizione internazionale è stata presentata a Roma nella mattinata di mercoledì 3 maggio toccando anche la provincia di Bergamo che sarà interessata dal passaggio del gruppo nel corso della quinta frazione in programma il 15 giugno.
Dopo aver preso il via da Cesano Maderno, gli atleti entreranno nel nostro territorio nei pressi di Capriate San Gervasio varcando l’intera pianura da est verso ovest per circa trenta chilometri prima di lasciare la nostra provincia nei pressi di Palosco.
Numerosi i paesi attraversati dalla kermesse, fra i quali spiccano Osio Sotto, Ciserano, Cologno al Serio e Ghisalba che avranno modo di trasmettere il proprio calore ai corridori che prenderanno parte alla gara prima di accompagnarli all’arrivo di Manerba del Garda.
Il Giro Next Gen si presenta quindi come una occasione per le nuove del ciclismo mondiale di mettersi in luce su percorsi differenti che prevedono la cronometro iniziale, alcuni traguardi per i velocisti, ma soprattutto gli arrivi in salita al Passo dello Stelvio e a Pian Cassiglio dove si deciderà la sorte della classifica generale.
“Quest’anno il Giro Next Gen si svolgerà interamente al Nord perché con solo otto tappe è impossibile toccare tutto lo stivale – ha sottolineato il patron del Giro d’Italia Mauro Vegni -. Nei prossimi anni pensiamo di sviluppare la corsa al Centro e al Sud in modo da portare all’interno di tutti i territori italiani, come già facciamo nelle corse professionistiche, questo evento di altissimo livello per la categoria. Il percorso offre chances a tutti, cronoman, velocisti, finisseurs e scalatori con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’arrivo sul Passo dello Stelvio“.
Grande soddisfazione per il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che ha appoggiato l’iniziativa puntando in particolare sulle giovani generazioni che avranno modo di avvicinarsi a questo mondo.
“Stiamo iniziando a far comprendere l’utilità dell’interdisciplinarietà dello sport a partire da eventi come il Giro d’Italia in senso lato. C’è il Giro d’Italia classico, quello delle donne, altrettanto importante e lo sarà sempre di più in futuro, e quello Next Gen. Riteniamo che tutti rappresentino un pezzo di patrimonio nazionale perché raccontano non soltanto le gesta dei ciclisti o delle cicliste, ma anche la nostra Nazione, il suo fascino, le sue bellezze e le sue ricchezze – ha spiegato il rappresentante del Governo -. Il movimento ciclistico è in crescita così come la sua economia sociale, magari avremo qualche medaglia in meno ma guai a parlare di crisi. A volte pensiamo che il fenomeno sportivo si misuri sulle vittorie, che sicuramente ci inorgogliscono, ma la vera crescita alla quale dobbiamo aspirare è quella della base. La Federazione deve essere orgogliosa di quello che il movimento ciclistico nel suo complesso riesce a generare e dobbiamo trarre spunto dal piacere della gente comune di salire in bicicletta. Un approccio che prima della crisi pandemica si stava probabilmente perdendo: non sottovalutiamo questa spinta di carattere sociale perché vale quanto le medaglie, se non di più“.
In attesa di vedere gli atleti scendere in campo, RCS Sport e la Federazione Ciclistica Italiana stanno già guardando al futuro per ampliare ulteriormente la competizione in vista del 2024: “Per RCS Sport è stata una decisione importante la scelta di organizzare, assieme alla Federazione, il Giro Next Gen. I giovani rappresentano il motore del movimento e sono uno sguardo verso il futuro, qualcosa che per RCS Sport è molto importante – ha sottolineato Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS Sport -. Abbiamo stretto un accordo per molti anni, a dimostrazione di un progetto a lungo termine che permetta a questa corsa di ritagliarsi uno spazio ancora più centrale nel panorama ciclistico internazionale. La nostra macchina organizzativa compierà uno sforzo notevole che verrà ampliato ulteriormente a partire dal 2024 in quanto aggiungeremo in calendario anche il Giro Donne. Nell’arco di 40 giorni avremo quindi tre corse che copriranno in pieno lo sviluppo del movimento ciclistico italiano”.