“I loved it”. Sono queste le parole di Jan Ullrich, vincitore del Tour de France 1997 e campione olimpico a Sidney 2000, ma per l’occasione grande ospite della sedicesima edizione della “Pedalando coi campioni”.
La manifestazione benefica, promossa da Ennio Vanotti e organizzata dall’Unione Ciclistica Casazza, è andata in scena nella mattinata di domenica 8 ottobre lungo le sponde del Lago d’Endine radunando 110 ex professionisti.
Il fuoriclasse tedesco ha preso parte ai 17 chilometri della cronosquadre insieme all’ex compagno di squadra Giuseppe “Turbo” Guerini, Rudy Pevenage e alcuni cicloamatori dell’azienda Limar offrendo l’opportunità di ricordare Dario Acquaroli e per offrire un sorriso ai bambini seguiti da ABE (Associazione Bambino Emopatico), che dal 1981 è al fianco dei giovani affetti da leucemia, tumori, immunodeficienze e patologie ematologiche croniche.
Numerosi i nomi che hanno aderito all’evento, da Gianni Bugno a Evgeni Berzin passando per Claudio Chiappucci, Marco Giovannetti, Dino Zandegù, Paolo Savoldelli, Andrea Tafi, Paolo Tiralongo, Giann Motta, Roberto Visentini, Marco Velo e Tommy Prim a cui si sono aggiunti i biker Bruno Zanchi, vincitore della Coppa del Mondo 1995, e la campionessa olimpica di salto in alto Sara Simeoni.
“Devo ringraziare Bruno Zanoni per avermi convinta – ha spiegato la fuoriclasse dell’atletica leggera -. È stata una giornata speciale, di beneficenza e di divertimento in mezzo ad amici e appassionati dello sport”.
Insieme ai campioni hanno partecipato oltre 600 appassionati di tutte le età, dalle giovani atlete della Valcar-Travel & Service agli esordienti della Gazzanighese passando per i bikers del Team Le Marmotte Loreto e i diversamente abili della Valcavallina Superbike senza dimenticare l’ex allenatore dell’Atalanta Lino Mutti e gli assi del ciclismo femminile come Roberta Bonanomi, Imelda Chiappa, Lidia Arcangeli, Edita Pučinskaitė e Nadia De Negri.
“Penso che potevamo solo sognarci una giornata del genere – ha commentato Vanotti -. Ogni anno la risposta degli ex professionisti e degli amatori ci stupisce e quest’anno il meteo ci ha facilitato le cose, permettendoci di vivere a pieno quella che è una festa del ciclismo, priva di contenuti agonistici e all’insegna della beneficenza”.