Rodriguez re del Lombardia

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Un tris di stranieri sul podio della 106ª edizione del Giro di Lombardia, classica d’autunno che tale di rivela con tanta pioggia lungo i 251 chilometri che portano i corridori da Bergamo a Lecco. C’era da festeggiare Felice Gimondi e tutti sono stati invitati prima della partenza al taglio della torta per il 70esimo genetliaco del grande campione di Sedrina. Una corsa che finisce per richiamare degnamente il ciclismo eroico degli anni ’60 e ’70 che ha visto protagonisti, più di tutti, proprio Gimondi e il suo eterno avversario Merckx. Vince Joaquim Rodriguez, detto “Purito”, che dopo aver legato il suo nome all’ultima edizione del Giro d’Italia mette la firma sul Giro di Lombardia, mai vinto in precedenza da un ciclista spagnolo. C’è sempre una prova volta, che riveste maggiore valore e significato se a vincere è il più meritevole. Sotto questo aspetto il giudizio appare unanime, compreso quello di Felice Gimondi. Un percorso durissimo con sei salite, tra cui l’impegnativo Muro di Sormano, vera e propria erta per gente con muscoli e polmoni, e lo scollina mento sulla Madonna del Ghisallo. Purito Rodriguez arriva da solo sul lungo lago di Lecco, meritando l’ovazione di migliaia di appassionati che sfidano la pioggia e le intemperie per essere vicini ai corridori. Per lo spagnolo si tratta del secondo, grande successo stagionale dopo la Freccia Vallona Peccato per la caduta, per fortuna senza conseguenze, nella discesa seguita al Muro di Sormano del neo campione del mondo Philippe Gilbert, poi ritiratosi a circa 70 km dal traguardo. A Nibali, invece, tocca cadere nella discesa del Ghisallo e spende tutte le energie per rientrare, rimandendo inevitabilmente staccato. Non ha migliore sorte Alberto Contador, vincitore della Milano-Torino, che giunge nono sul traguardo lecchese. Secondo un altro spagnolo, Samuel Sanchez, terzo il venezuelano Rigoberto Uran. Quarto e migliore degli italiani, Mauro Santambrogio.

Purito Rodriguez felice e sorridente come Gimondi quando, dopo la grande festa di compleanno e il bagno di folla, abbassa la bandierina rosa che dà il via alla corsa. Il momento più emozionante? Per tutti il passaggio davanti alla casa di Felice Gimondi a Sedrina.

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