Silvia Persico in festa a Cene: “Sono felice per il bronzo, ma ora voglio la maglia iridata”

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di Marco Cangelli
Le immagini del passato scorrono inesorabili alle spalle di Silvia Persico. Quella ragazzina raffigurata con la maglia di campionessa provinciale è ormai diventata grande e ha condotto l’immagine di Cene sul tetto del globo.

Perché se è vero che l’amarezza per aver mancato di un soffio la maglia iridata sia molta, quella medaglia di bronzo va festeggiata come se fosse un titolo mondiale con tanto di autorità al proprio fianco e folla pronta a strappare una foto o qualche autografo.

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La stessa che da anni segue con passione e dedizione le gesta dell’atleta della Valcar-Travel & Service e che nella serata di lunedì 26 settembre si è riunita nel centro del piccolo borgo seriano per tributare i complimenti alla propria campionessa appena rientrata dall’Australia.

festa a cene
Ilenia Lazzaro e Silvia Persico

Nonostante la stanchezza per il viaggio intercontinentale e l’emozione trattenuta a stento, Persico ha deciso di incontrare i propri concittadini rivivendo insieme alla voce di Eurosport Ilenia Lazzaro alcuni dei momenti più belli della sua carriera che l’hanno vista raggiungere fra le altre cose una medaglia ai Mondiali di ciclocross e una vittoria alla Vuelta di Spagna.

Sono un po’ confusa in quanto appena arrivata stamattina, però sono felice che ci siano così tante persone. Sinceramente sono contenta per questo terzo posto, ma fino a un certo punto perché voglio sempre puntare al risultato massimo – ha specificato la 25enne orobica -. L’obiettivo in futuro è quello di puntare a quella maglia con l’arcobaleno stampato sopra. Chissà, magari nei prossimi anni riuscirò a conquistarla“.

festa a cene

Ad accompagnarla sul palco le compagne di squadra e amiche di sempre Chiara Consonni e Alice Maria Arzuffi, ma soprattutto il direttore sportivo della squadra di Bottanuco Davide Arzeni e il presidente Valentino Villa che ha accolto Silvia all’età di 13 anni e l’ha vista crescere fra alti e bassi.

Quando l’ho vista indossare il bronzo mi sono emozionato, perché mi conosce sa che sono un sognatore convinto che, credendoci, prima o poi un sogno si avvera. Ho sperato potesse arrivare quel risultato, anche se quando ho visto il finale del Mondiale mi è passato davanti agli occhi tutti gli anni passati con noi, da esordiente a oggi – ha raccontato il numero uno della Valcar-Travel & Service -. Durante la stagione del ciclocross ho rivisto finalmente la Silvia che conoscevo, quella di qualche anno fa, soltanto con più consapevolezza e con quel passaggio mentale che aspettavo da tempo, da un’atleta che ha sempre dato consigli alle altre e ha ricoperto il ruolo da capitana“.

Prima di passare alla corte della famiglia Villa, Silvia è cresciuta sulle strade della Media Val Seriana dove oggi è possibile annoverare un giovane talento come Simone Gualdi, premiato durante la serata e azzurro alla kermesse oceanica con la maglia azzurra.

Lungo quelle strade, poco più di un decennio fa, emergeva il talento della fuoriclasse tricolore che, in compagnia dei fratelli Andrea, Simone, Davide e Chiara, riempiva le domeniche di mamma Gabriella e papà Gianfranco gareggiando con la maglia della Società Ciclistica Gazzanighese.

Il talento di Silvia emerse già da bambina ed era visibile, sia nel modo di salire in bicicletta che in quello di affrontare le corse. Ciò che ricordo maggiormente era però la famiglia Persico guidata dalla mamma Gabriella che ogni domenica caricava sulla sua monovolume le cinque biciclette dei figli – ha sottolineato Mauro Zinetti, ex professionista e presidente della formazione giovanile -. Si trattava senza dubbio di una famiglia poco convenzionale anche perché gareggiavano tutti e in alcuni periodi rappresentavano quasi il 40% del nostro intero organico; ricordo con grande piacere quei momenti passati assieme con loro“.

L’obiettivo di Silvia è ora quello di riposare e tirare per un attimo il fiato dopo aver percorso una stagione estenuante che l’ha vista centrare podi di giornata in tutti e tre i Grandi Giri.

A partire dal 2023 la bergamasca vestirà la maglia dell’UAE Team ADQ dove ritroverà il “Capo” Arzeni e lancerà la sfida per la conquista della maglia iridata, quella meta in cui crede fortemente anche il commissario tecnico Paolo Sangalli.

Mi rendo conto di quanto ho fatto quest’anno, ma spero che possa essere soltanto un punto di partenza. Per migliorare ho bisogno di quelle persone che mi sono state vicine e a cui va il mio ringraziamento – ha concluso Persico a cui hanno fatto eco le parole di Sangalli -. È giusto pensare alla medaglia più bella, anche perché abbiamo pagato un po’ l’inesperienza e un po’ la classe di Annemiek Van Vleuten. Probabilmente con le radioline il finale sarebbe stato diverso“.