Tadej Pogacar attacca, ma Jhonatan Narvaez vince la 1.a tappa del Giro d’Italia

L'ecuadoregno dell'Ineos Grenadiers ha superato in volata il tedesco Maximilian Schachmann (Bora Hansgrohe) e lo sloveno dell'UAE Team Emirates.

44

Tutti si aspettavano Tadej Pogacar e lo sloveno dell’UAE Team Emirates non ha deluso le aspettative.

Sulla sua strada non si aspettava però di trovare un Jhonatan Narvaez in stato di grazie che a Torino si è aggiudicato la prima tappa del Giro d’Italia.

forbes

Il portacolori dell’Ineos Grenadiers ha tenuto duro a fronte degli attacchi del fuoriclasse in forza al team emiratino superando allo sprint il tedesco Maximilian Schachmann (Bora Hansgrohe) e vestendo così la prima maglia rosa.

Tappa molto frizzante sin dai primi chilometri con sei atleti in fuga, i francesi Louis Barré (Arkéa – B&B Hotels), Nicolas Debeaumarché (Cofidis) e Lilian Calmejane (Intermarché – Wanty), l’eritreo Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl – Trek) e la coppia di italiani composta da Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) che hanno guadagnato circa tre minuti di vantaggio.

Sul Colle di Superga il plotoncino si è spezzettato con Ghebreigzabhier e Calmejane che sono rimasti davanti prima che il gruppo, trascinato prima da Vegard Stake Laengen e Rafael Majka (UAE Team Emirates) che hanno chiuso lungo il Colle della Maddalena. L’ultimo a rimanere davanti è stato il transalpino mentre dietro il gruppo si spezzettava ulteriormente complice il ritmo degli emiratini che ha messo in crisi due uomini di classifica come Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers).

Questo ha aperto la possibilità a ulteriori colpi di mano con grande protagonista Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), destinato a rimanere davanti da solo in vista dell’ultimo passaggio sullo strappo di San Vito, mentre dietro si confermava in palla il giovanissimo Giulio Pellizzari (VF Group–Bardiani–CSF–Faizanè). L’attacco di Pogacar ha spento i sogni di tutti con lo sloveno che se n’è andato insieme a Narvaez e Schachmann prima di esser beffato sul traguardo sabaudo.

Quinto posto per Conci che è risultato il migliore degli italiani con dieci secondi di ritardo da Narvaez in un gruppo che ha visto anche la presenza di uomini di classifica come Antonio Tiberi (Bahrein-Victorius) e Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers), rispettivamente ottavo e decimo.