Gian Battista Gualdi
L’Italia femminile di basket ha conquistato nella bolla di Istanbul il lasciapassare per la rassegna continentale, classificandosi a pari merito con la Repubblica Ceca risultata prima per differenza canestri. Decisiva la vittoria ottenuta sabato scorso con la Romania. Tre le protagoniste del successo, la bergamasca Elisa Penna, di Stezzano, una delle migliori giocatrici della serie A1, in forza alla Humana Reyer Venezia. Alta 190 cm, 25 anni compiuti lo scorso novembre, gioca nel ruolo di ala e fa parte del gruppo della Nazionale Italiana, con cui ha partecipato anche agli Europei 2017 e 2019. La squadra veneziana è un po’ casa sua. Quella in corso è la seconda stagione consecutiva in maglia orogranata, la quinta complessiva, dopo l’esperienza di quattro anni a Wake Forest University dove si è laureata in psicologia. Proprio durante il periodo americano, nell’agosto 2018, partecipò al tour italiano della squadra universitaria di basket Wake Forest Women’s Basketball, che fece tappa ad Azzano San Paolo. Una giornata imperdibile per la campionessa bergamasca, che ha potuto portare le sue compagne di squadra nella terra in cui è cresciuta. La Wake Forest Women’s Basketball è una delle squadre universitarie femminili più forti degli Stati Uniti e quindi una delle più forti al mondo. Fino allo scorso anno la cestista bergamasca aveva collezionato 103 presenze totali con la maglia dell’Umana Reyer, di cui 68 dal 2012 al 2015. Sempre nella passata stagione di Serie A1 Elisa ha registrato 8,3 punti e 3,1 rimbalzi a partita, tirando con il 48,4% dal campo e l’81,8% in lunetta. Nelle 14 partite di Euroleague Women ha realizzato 6,1 punti a partita. Nel 2019 ha vinto il Premio Reverberi “Oscar del Basket” come miglior giocatrice italiana. Elisa Penna ha riconosciuto il valore fondamentale della opportunità offertale lo scorso anno di allenarsi al palazzetto Taliercio di Mestre, nel momento in cui le struttura sportive della Bergamasca erano ancora chiuse. Lì ha lavorato – come lei stessa ha raccontato – su fondamentali, tecnica e fisicità insieme a Juan Pernias, assistant coach, e Davide Rocco, preparatore atletico. E i risultati sono evidenti. Il suo primo anno da senior a Venezia è stato di assestamento, le è servito a migliorare molto fisicamente e tecnicamente, in attacco e difesa. Ora la Reyer e la Nazionale di basket possono contare su colei pronta, con la continuità delle prestazioni, a diventare una vera leader. Pronta a fregiarsi dello scudetto, visto che la Reyer viaggia a punteggio pieno in campionato.