Elephants, vittoria e primato solitario

713

Catanesi primi con 7 vittorie e 1 sconfitta, approfittando anche dell’inattesa sconfitta interna degli Energy Building Dolphins Ancona contro gli ottimi Giants Bolzano. I Warriors scendono a 7-2 assieme ai Panthers, che però sono secondi grazie alla vittoria nello scontro diretto con i bolognesi. Era troppo facile prevedere una grande partita, a Catania, tra Elephants e Warriors, ed è stato tutto esattamente come immaginato. Forse anche la vittoria dei catanesi, squadra di alto livello, ma certamente hanno sorpreso lo scarto (65-41, 24 punti) e l’andamento della gara, che nel secondo tempo ha visto una netta superiorità dei padroni di casa, che hanno chiuso la difesa concedendo ai bolognesi solo sei punti. Contemporaneamente i Giants Bolzano, confermatisi gruppo solidissimo, vincevano ad Ancona per 33-31, segnando proprio nel finale con il quarterback Xavier Hicks, grande protagonista anche in altre fasi della gara. E così la classifica è cambiata: a prescindere dalla qualificazione certa ai playoff, discorso che vale per le prime tre, quinto e sesto posto vedono appaiate Rhinos Milano e proprio i Giants con 5 vittorie e 3 sconfitte, e vantaggio milanese per la vittoria nello scontro diretto, ma Hogs (4-5), Daemons e Seamen (3-5 entrambe) hanno ancora reali possibilità. Sì, quel che pensate lo abbiamo già pensato noi: stagione super, come incertezza. E ora vai con le partite.

HOGS REGGIO EMILIA-DAEMONS CERNUSCO 33-20

forbes

– Nell’appassionante altalena di situazioni che sembra caratterizzare l’attuale stagione IFL ecco riemergere gli Hogs, che anche a causa di infortuni ed eventi sfavorevoli sembravano fuori da ogni considerazione di playoff due settimane fa, e ora sono, perlomeno, rientrati aritmeticamente in corsa. L’hanno dimostrato sabato, battendo i Daemons Cernusco che hanno invece, questa perlomeno la sensazione che si coglieva a fine gara, giocato una delle peggiori gare stagionali. Un po’ condizionante per i lombardi l’assenza, per la seconda gara consecutiva, del quarterback Andrea Bisiani, che ha costretto Jeff Franklin a giocare in un ruolo non suo e accusare qualche difficoltà. Dall’altra parte, però, gli Hogs schieravano un americano… e mezzo, considerando l’assenza di David Morgan e le condizioni fisiche non perfette di Ben Bayer, che hanno costretto Devon Langhorst a giocare praticamente ogni azione sia in attacco sia un difesa. Equilibrata la partita nel primo tempo: 6-0 Hogs con corsa di 19 yard proprio di Langhorst, pareggio ospite con un lancio di 26 yard di Franklin (che sullo snap non era inizialmente riuscito a tenere il pallone, caduto per terra) per Jeff Souder (6-6), poi nel secondo quarto un field goal di 30 yard sbagliato da Niccolò Iotti, un altro field goal di 26 yard questa volta a segno con traiettoria… dritta come un fuso, e sul 9-6 si chiudevano i primi due quarti, anche a causa del bell’intercetto di Lorenzo Vescovini, safety degli Hogs, su un lancio di Franklin per Souder che sembrava destinato al touchdown. Nel terzo quarto, un bel ritorno di punt di Luca Callegati e un fallo dei Daemons davano la palla agli Hogs per il primo down sulle 21 offensive, e alcune azioni dopo Langhorst segnava il 16-6. Nel drive successivo Giovanni Caccialupi ricopriva un fumble (a dire il vero parso più un passaggio incompleto) di Antonio Raffaele e pochi istanti dopo Callegati copriva 48 yard per il 23-6 con la trasformazione di Iotti, a metà del terzo periodo. I Daemons cercavano la rimonta e mettevano assieme un bel drive contrassegnato da alcuni exploit di Franklin e Souder, ma un sack di Denis Morlini causava poi un fumble ricoperto da Bayer sulle 15 Hogs, e poco dopo Callegati, con una splendida corsa di tecnica e istinto, correva per 70 yard in end zone, 30-6 con l’aggiuntivo di Iotti. Restavano 49″ alla fine del 3° quarto ma c’era ancora tempo, nell’ultima azione del quarto stesso, per una grande corsa di Jeff Culbert, 53 yard con trasformazione di Franklin per il 30-14. L’inevitabile onside kick ospite ad aprire l’ultimo quarto causava qualche patema agli Hogs, che toccavano il pallone esponendolo al recupero ospite prima che però la traiettoria lo portasse fuori campo, e dopo un fumble di Langhorst ricoperto dai Daemons era però Damiano Ligabue, passato attraverso la linea d’attacco ospite, a prendere al volo la palla inserendosi in pratica nell’handoff che Franklin stava dando a Culbert. Palla Hogs sulle 10 dei Daemons e a 3’30″ dalla fine il field goal di 26 yard di Iotti che di fatto chiudeva la gara, anche se i lombardi segnavano poi con Franklin (corsa di 10 yard) a 1’35″ dal termine e recuperato il pallone dopo il punt reggiano cercavano senza frutto di entrare ancora in end zone.

SAMPLA BELTING RHINOS MILANO-PANTHERS PARMA 21-44

– Sapete cosa sono i big play, no? Azioni spettacolari nel modo e nei numeri – delle yard percorse, ad esempio – e in grado di spezzare in tronconi l’andamento di una partita fino a quel momento lineare. Sabato, al Vigorelli, i Panthers hanno messo sul piatto tre big play che hanno realmente dato un tono diverso alla gara, peraltro condotta dai campioni d’Italia sempre con grande sicurezza. Primo: i Rhinos hanno appena segnato con Lane Olson (passaggio di 35 yard di Taylor Harris) e siamo 7-6 Panthers, alla prima azione dopo il kickoff dei milanesi il qb Tommaso Monardi lancia uno screen pass per Tyrell Sales che si sciroppa 61 yard fino alla end zone, per il 13-6 ospite. Secondo: dopo un field goal di 35 yard del milanese Matteo Piccoli (13-9) a fine primo quarto e un td di Kevin Grayson con corsa di 10 yard (20-9), seguito da un punt dei Rhinos, altro screen pass di Monardi (15/23 per 276 yard alla fine per lui) per Jaycen Taylor-Spears che percorre 86 yard in touchdown (27-9). Terzo: sul kickoff di inizio terzo quarto, e punteggio di 27-15 grazie al td milanese segnato a fine primo tempo da Jamal Schulters (corsa di 2 yard), ancora Grayson ritornava in end zone per 85 yard. Punteggio 34-15 e partita segnata, considerando anche il field goal da 28 yard che Andrea Vergazzoli metteva a segno nel penultimo drive del quarto per il 37-15. Nell’ultimo periodo ancora Panthers a segno, con una corsa di 3 yard di Alessandro Malpeli Avalli (44-15) e chiusura milanese con un lancio di Harris per Gabriele Arioli per 6 yard. Bravi i Panthers più di quanto non siano stati inefficaci i Rhinos, attesi ora dal derby lombardo a Cernusco, mentre i parmensi ospiteranno i Lions.

ELMO DOVES BOLOGNA-MISTERSEX LAZIO MARINES 32-39

– Sfida tra ultime, ma sfida interessante, divertente e combattuta, sabato sera a Bologna. Una sorta di scontro diretto per evitare l’ultimo posto, che quest’anno determina la retrocessione in Lenaf, anche se qualsiasi sviluppo è sempre subordinato a esigenze logistiche e organizzative. Doves e Marines hanno gareggiato alla pari, anche se i bolognesi sono praticamente sempre stati costretti a inseguire. I Marines sono infatti andati avanti prima per 14-0 (lancio di Stan Bedwell per Kellen Pruitt per 38 yard e corsa di Bedwell di 9 yard trasformata da un lancio ancora per Pruitt), poi dopo il lancio in td di 41 yard del qb di casa Bill Ashburn per Matt Devlin (non trasformato), che ha chiuso il primo quarto, per 21-6, ancora Bedwell per Pruitt, 1 yard. Doves di nuovo solidi, con corsa di Ahburn (1 yard) trasformata dallo stesso qb con lancio su Gavin Romanick (14-21 a 9’32″ dalla fine), ma subito puniti dallo strepitoso kickoff return del solito Pruitt, 80 yard (14-27). Non passavano che poche azioni e Ashburn lanciava in touchdown Giacomo Meleleo per 58 yard (20-26), e i Doves recuperata palla segnavano a 2’ dalla fine del primo tempo il touchdown del quasi-pareggio con una corsa di 2 yard di Romanick, con trasformazione su calcio che però veniva fallita (26-27). Il tempo si chiudeva con i Marines sulle 4 avversarie, ma il lancio in end zone di Bedwell veniva dato incompleto. Le speranze dei Doves di effettuare il primo sorpasso, approfittando dell’opportunità di ricevere il kickoff iniziale del secondo tempo, venivano presto smantellate da un fumble ricoperto dai laziali, situazione che apriva alcuni minuti di gioco un po’ caotici: subito dopo, infatti, Pippi Vecchi intercettava Bedwell in end zone, ma sul drive successivo era Vincent Pervis a fare altrettanto con Ashburn. E sul cambio di possesso chiudeva Bedwell – in campo con dolori alle costole – entrare in end zone dalle 2 yard (26-33). All’inizio dell’ultimo quarto il td era di Bart Iaccarino, 1 yd per il 26-39, ed è solo il secondo touchdown della carriera di Iaccarino, che del resto gioca normalmente in un ruolo nel quale segnare non è il pane quotidiano. Dopo il kickoff Davide Cascio (prima partita in IFL) intercettava Ashburn ma i Marines erano costretti al punt, e sul drive successivo i Doves segnavano con un passaggio di 1 yard di Ashburn per Marco Stefani, non trasformata da 2 (32-39). Scontato il ricorso delle Colombe all’onside kick, dato che mancavano 1’17″ alla fine, ma i Marines pur con qualche patema raccoglievano il pallone e sul possesso di palla facevano terminare la gara.

ELEPHANTS CATANIA-WARRIORS BOLOGNA 65-41

– Un punteggio di altri tempi (sì, il… 2011) per questa gara in cui le difese sono state costrette a rincorrere di continuo, tenute sotto pressione da attacchi di altissimo livello e altissima produttività, una miscela arricchita da momenti speciali negli… special team, a favore principalmente degli Elephants, che a fine gara erano tutti, dai giocatori ai vertici dirigenziali, orgogliosissimi della superba vittoria. Lo scarto finale è notevole, ma la partita è stata a lungo equilibrata: basti pensare che fino al 39-35 il vantaggio si era alternato tra le due squadre a colpi di un touchdown a testa, con scarti diversi semplicemente per via delle trasformazioni, segnate o sbagliate che fossero. Questa la narrazione, che preghiamo il lettore di leggere con l’immaginazione e non come una semplice sfilza di nomi e dati, e ricordando che il primo punteggio è sempre quello degli Elephants: 6-0 (lancio di Eric Marty per Jordan Lake, 20 yard), 6-7 (lancio di Eric Watt per Mario Panzani, 4 yard), 12-7 (lancio di Eric Marty per Claudio Mangano, 35 yard), 12-14 (corsa di Walter Peoples, 19 yard), 18-14 (corsa di Wes Holland di 6 yard), 18-21 (corsa di Jordan Scott di 9 yard) e fine primo quarto; nel secondo, aperto dall’onside kick dei Warriors dopo il td di Scott e da loro stessi ricoperto, ma senza risultati sul piano del punteggio, 25-21 (lancio di Marty per Giuseppe Strano, 50 yard), 25-28 (lancio di Watt per Peoples, 30 yard), 32-28 (ritorno di kickoff di Holland, un istante dopo il td di Peoples), 32-35 (corsa di Scott, 2 yard), 39-35 (corsa di Jordan Lake, 3 yard). Lì, poi, cambiava tutto: fiduciosi – e con motivi validi, visto quel che era accaduto fino a quel momento – di poter utilizzare con profitto i 2’ restanti all’intervallo, i Warriors avanzavano arrivando fino alle 24 degli Elephants, ma lì un lancio di Watt veniva intercettato da Lake che riportava il pallone in end zone con un ritorno di 89 yard per il 45-35 del primo tempo che apriva il primo divario di più di una segnatura. Nel terzo quarto mossa iniziale vincente degli Elephants, che calciavano un onside kick, ricoprendolo e arrivando in end zone poche azioni dopo con una ricezione di Holland per 18 yard e il 51-35, che diventava 58-35 due drive dopo, con la ricezione di 29 yard di Greg Barbagallo. I Warriors, di fronte a una difesa in crescita, con evidenza particolare per Christian Costanzo, segnavano con una corsa breve di Scott (58-41) e recuperavano l’onside kick senza però costruirvi sopra una segnatura, e nell’ultimo quarto ancora Holland, da 20 yard, aumentava il divario al 65-41 finale che in concomitanza con la sconfitta interna dei Dolphins dava agli Elephants il primo posto in classifica.

LIONS BERGAMO-SEAMEN MILANO 20-35

– Vive, sopravvive, corre, anche se con mille condizionali, il sogno playoff dei Seamen, solidissimi nel passare domenica pomeriggio sul campo dei Lions. Sempre in vantaggio, i Marinai, dal primo drive, concluso con un lancio di 12 yard di Jordan La Secla ricevuto in end zone da Anthony Di Michele e trasformato poi su calcio da Manlio Mazzarelli: sul tentativo di replica dei Lions infatti un fumble veniva ricoperto dallo stesso Di Michele, e dopo che la buona difesa dei padroni di casa costringeva al punt gli ospiti ancora Di Michele si rendeva protagonista in difesa con un intercetto, senza però che il drive terminasse in punti. I Seamen segnavano nuovamente all’inizio del secondo quarto con una corsa di La Secla e ancora trasformazione di Mazzarelli per il 14-0. I Lions andavano ancora in difficoltà offensive ed erano costretti a lasciare palla ai loro avversari, che arrivavano fino alle 5 yard bergamasche con un primo tentativo e goal, ma il lancio di La Secla veniva intercettato da Paolo Visani che percorreva tutto il campo dando ai suoi il 6-14 con uno strepitoso ritorno in slalom, tagliando dalla parte sinistra alla parte destra ed eludendo l’ultimo, disperato tentativo di La Secla di placcarlo. Esauritosi un drive milanese con un punt, i Lions ripartivano dalle proprie 5 ma con un trick play guadagnavano 40 yard e si spingevano nella metà campo dei Seamen, senza però poter concludere nulla prima della fine del tempo. Nel terzo quarto gli ospiti allungavano grazie ancora al tarantolato Anthony Di Michele, che ritornava in touchdown per 87 yard un intercetto (6-20), e subito dopo c’era forse la svolta della partita, quando i Lions non riuscivano a chiudere il down al quarto tentativo e una yard sulle 33 dei Seamen e sul drive successivo i Marinai segnavano ancora, passaggio di 26 yard di La Secla per Gianluca Santagostino per il 6-28. A inizio ultimo quarto Di Michele metteva a segno il suo terzo intercetto, i Lions accorciavano sul 14-28 ma a 1’20″ ancora i Seamen si riportavano avanti 14-35.

ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA-GIANTS BOLZANO 31-33

– Non è questione di “tradizione sfavorevole”, per carità, perché in campo vanno i giocatori, non i “precedenti”, e dunque i Giants che hanno compiuto l’impresa a Torrette hanno contato solo sulle proprie forze e sulla crescente influenza che Xavier Hicks, il quarterback/safety ormai alla terza partita con i rossoblu, ha nelle scelte offensive e difensive della squadra. Hicks nel terzo quarto, con il punteggio di 24-19 a favore dei Dolphins, intercettava infatti un lancio di Rocky Pentello sulla linea delle 1 yard difensive e portava il pallone in end zone dalla parte opposta, per il touchdown del 24-27 considerando anche la trasformazione da due punti sempre di Hicks. E ancora lui, verso la fine del quarto periodo e con i Dolphins nuovamente in vantaggio per 31-27, correva per 5 yard per il touchdown decisivo, sul quale però falliva la trasformazione lasciando dunque ai Dolphins, che non ne approfittavano la chance del potenziale field goal vincente. Una partita strana e incerta, sempre. 7-0 Giants nel primo quarto con lancio di Hicks (essì) per Tommy Connors per 35 yard, quasi-pareggio (la trasformazione da 1 punto veniva infatti sbagliata) dei marchigiani con un lancio di Pentello per Majdi Soltana (39 yard), poi alternanza totale: Pentello per John Pagliaro, 18 yard senza trasformazione (da 2) per il 12-7, Henry Harris dalle 12 Dolphins (12-13), Pentello per Doug Rosnick, 5 yard ma ancora senza trasformazione da 2 (18-13). Si era ancora nel fulminante secondo quarto, e dopo un lungo drive i Giants segnavano ancora con Harris, che questa volta correva per 7 yard, mentre continuava l’epidemia di non-trasformazioni (18-19). Curioso il td che dava ai Dolphins il 24-19 dell’intervallo: il lancio di Pentello veniva infatti intercettato in end zone, ma la palla finiva sul terreno nel tentativo di ritorno e Michele Marchini la ricopriva per i 6 punti, rimasti tali per la ormai scontata trasformazione non riuscita (su corsa, questa volta). Il secondo tempo si apriva, sul fronte delle segnature, con il ritorno di Hicks (24-27), cui replicava a fine terzo quarto Marchini ricevendo il passaggio in touchdown di Pentello per 9 yard e trasformazione di Michele Morichi da 1, per il 31-27. Nel finale, poi, la corsa vincente di Hicks, che dava ai Dolphins la seconda sconfitta stagionale, calandoli al quarto posto invece del primo che, avendo vinto lo scontro diretto a Catania, sarebbe spettato loro in caso di successo. I Giants si confermano solidi come una roccia delle loro parti, tenendo stretto, per ora, il sesto posto, l’ultimo valido per l’accesso ai playoff.

RISULTATI E CLASSIFICA

Hogs Reggio Emilia-Daemons Cernusco 33-20; Sampla Belting Rhinos Milano-Panthers Parma 21-44; Elmo Doves Bologna-MisterSex Lazio Marines 32-39; Elephants Catania-Warriors Bologna 65-41; Lions Bergamo-Seamen Milano 20-35; Energy Building Dolphins Ancona-Giants Bolzano 31-33.

Elephants Catania 7-1; Panthers Parma e Warriors Bologna 7-2; Energy Building Dolphins Ancona 6-2; Sampla Belting Rhinos Milano e Giants Bolzano 5-3; Hogs Reggio Emilia, Seamen Milano e Daemons Cernusco 3-5; Lions Bergamo 2-6; MisterSex Lazio Marines 1-8; Doves Bologna 0-8.