Igor Trocchia

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Eugenio Sorrentino

Correva l’anno 2018 quando in un torneo di calcio per esordienti a Rozzano l’allenatore del Pontisola, Igor Trocchia, origini napoletane ma bergamasco di adozione, decise, in accordo con i suoi giovanissimi calciatori, di ritirarsi. Una decisione assunta dopo i reiterati insulti razzisti rivolti ai babies con la pelle nera. Poco importava che il Pontisola rinunciasse a una vittoria che, sul piano dei valori in campo, tutti davano per sicura. Decisione tra amarezza e serenità, tutti i protagonisti convinti di aver fatto la cosa giusta, ma soprattutto una decisione che avrebbe fatto rumore. L’eco di quell’atteggiamento, che anteponeva il rispetto personale e i valori della civile convivenza al mero interesse di natura agonistica e al freddo risultato sportivo, è giunto fino al Quirinale. E proprio lì, nella casa degli italiani, che nel 2019 Igor Trocchia è stato insignito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Il mister di quei ragazzi, che pure da adolescente aveva sentito sulla pelle aria di quella che oggi viene definita discriminazione territoriale, è diventato simbolo di una battaglia quotidiana contro il razzismo. Tanto più becero quando viene manifestato nei confronti di minorenni. E non solo per il colore della pelle.

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Igor Trocchia è diventato allenatore dopo avere giocato fino a 40 anni, indossando le maglie di una ventina di squadre bergamasche e militando tra Promozione e Prima categoria. “Fin dall’inizio della mia esperienza calcistica sognavo di fare l’allenatore, ma delle giovani leve, allievi e ragazzi. Volevo essere un insegnante di calcio. Una delle mie docenti è stata Lucia Castelli, psicopedagogista del Settore Giovanile dell’Atalanta, la quale mi ha trasferito veri e propri percorsi pedagogici”. Mister Trocchia allena attualmente la squadra Under 14 del Franciacorta in quel di Adro. Altro prestigioso incarico lo vede in veste di commissario tecnico della Nazionale di Calcio Sordi, con cui nel 2019 ha guadagnato la qualificazione al campionato del mondo in Corea. Ora Igor Trocchia, il quale è anche formatore per un approccio etico e pedagogico al calcio per conto di AICS, è atteso da una nuova sfida: la qualificazione alle Olimpiadi dei Sordi. La sua Nazionale sarà in ritiro a Castel Rozzone dal 12 al 14 luglio, in preparazione della prima partita ufficiale Italia-Danimarca, in programma a Trezzo d’Adda il 3 luglio.