C’è gloria dopo vent’anni

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Eugenio Sorrentino

Mancava da vent’anni la vittoria in campionato dell’Atalanta contro la Juventus. Quando, a 3’ dal 90esimo, la saetta scagliata dal sinistro di Ruslan Malinovskyi, scheggiata dalla sagoma di Danilo, ha mandato il pallone in fondo al sacco, si è capito se la partita era stata decisa. Un minuto prima dal piede dell’ucraino era partita una bordata indirizzata con precisione all’incrocio dei pali, che stava trasformando una palla inattiva distante 30 metri in un capolavoro balistico. A strozzare l’urlo ci ha pensato il portiere bianconero Szczesny con un balzo felino d’altri tempi. E’ stata una partita molto intensa sul piano tattico, giocata a ritmo sostenuto, il cui equilibrio poteva rompersi nel solo modo in cui ha pensato Gian Piero Gasperini, il quale si è riaffidato alla difesa a tre per coprire le fasce con Maehle e Gosens. La giostra dei cambi lo ha premiato, perché la seconda parte di gara di Pasalic, subentrato a Pessina che ha fatto bene nei primi 45’ andando vicino al gol, ma soprattutto gli innesti di Ilicic e Malinovskyi, rinunciando a Muriel e mantenendo Zapata come terminale offensivo, hanno permesso di coprire gli spazi e aprirne a proprio favore. Una sola sbavatura, nel primo tempo, per una ingenuità in area bergamasca di Maehle che ha permesso a Morata di impossessarsi del pallone e aggirare Gollini. Una frittata evitata dall’intervento prima della linea di porta di Djimsiti, autore di una partita sontuosa che gli ha permesso di annullare Dybala, sostituto di Cristiano Ronaldo. Così come non ha avuto campo d’azione Chiesa, ben controllato sulla fascia di competenza di Toloi, e Palomino ha tenuto a bada Morata, al quale una sola volta si è dovuto opporre Gollini nell’unico, vero intervento del secondo tempo. Per il resto Atalanta certamente più vicina al gol con Muriel e Zapata, prima dell’entrata in scena di Malinovskyi. De Roon e Freuler hanno confermato di formare una delle migliori coppie di centrocampo in circolazione.

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Il primo successo di Gian Piero Gasperini da allenatore nei confronti della Juventus regala il sorpasso e il terzo posto solitario in classifica sui bianconeri. Un risultato che, nella corsa alla Champions League, avvantaggia l’Atalanta, nella conta eventuale degli scontri diretti. Tuttavia, l’ennesima prova di personalità e padronanza del gioco da parte di tutti i giocatori impiegati da Gasperini lascia intendere che questa squadra continua a maturare margini di miglioramento. Immaginarsi con il pubblico.