Ritorno al futuro

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Federica Sorrentino

Il ritorno del pubblico negli stadi, dettato dalla necessità di rispondere alla richiesta dell’Uefa di assicurare presenze sugli spalti in occasione delle partite dell’Europeo all’Olimpico di Roma, è più di un messaggio di speranza. Dopo i “mille e non più mille” e la marcia indietro imposta dalla nuova ondata di contagi da Covid-19, si prospetta un programma di riapertura in prospettiva di una situazione sanitaria che dovrebbe migliorare costantemente. Il progressivo stato di avanzamento della campagna di vaccinazione promette di contribuire a creare le condizioni per pianificare tempi e modalità di accesso agli impianti sportivi. Quel che è certo, ormai, dall’11 giugno, giorno dell’esordio dell’Italia contro la Turchia (prima di quattro partite dell’Europeo ospitate a Roma), spettatori ammessi in numero pari al 25 per cento della capienza, ovvero 17.500. Resta d’obbligo il distanziamento, così come l’uso della mascherina. Per poter accedere sarà necessario essere vaccinati o in possesso di tampone con esito negativo, eseguito a ridosso della partita.

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È chiaro che saremo ancora in un regime di limitazioni, ma il possesso del requisito necessario in futuro non potrà che essere il certificato di vaccinazione.

Si profilano criteri di ingresso con flussi scaglionati e spettatori indirizzati ai rispettivi settori, senza possibilità di poter derogare dal percorso assegnato. Se si vuole essere presenti, bisogna sottostare a queste regole imprescindibili.

Sicuramente sarà un modo diverso di assistere allo spettacolo calcistico. Le emozioni saranno vissute e commentate a distanza di un paio di seggiolini. Chi farà ritorno allo stadio, probabilmente si sentirà un po’ disorientato all’inizio nel ritrovarsi laddove era abituato a stare a stretto contatto con gli altri spettatori. Quando sarà tempo di esultare, bisognerà farlo ognuno al proprio posto, magari allungandosi per complimentarsi reciprocamente con una toccata di gomito, diventata la forma di saluto alternativa.

Ciò premesso, a un mese dalla finale di Coppa Italia con la Juventus, il 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia, è sperabile che questo importante appuntamento stagionale, possa rappresentare l’occasione per le prove generali in vista delle partite dell’Europeo all’Olimpico di Roma.

Se venisse adottato il criterio del 25% della capienza, al Mapei Stadium potrebbero accedere almeno 5mila spettatori, ma probabilmente ne saranno consentiti non più di tremila. Una presenza limitata, ma fortemente significativa.