Eugenio Sorrentino
Chi, tra gli atleti bergamaschi, parteciperà alle Olimpiadi di Tokio? La 32a edizione segna il ritorno della kermesse a cinque cerchi nel Paese del Sol Levante, dove nel lontano 1964 l’unico rappresentante orobico fu Felice Gimondi. Nel tempo la pattuglia bergamasca si è infoltita e sono arrivate anche soddisfazioni per una finale raggiunta e ancora di più per una medaglia. Parliamo di sole Olimpiadi, perché il mondo paralimpico merita una parentesi a sé con Martina Caironi a inseguire il tris sui 100 metri e il gradino più alto del podio nel lungo, e gli arcieri Simonelli e Cancelli pronti alla sfida più importante. Il sogno olimpico è già realtà, come lo era di fatto un anno fa prima della pandemia, per Giorgia Villa, giovanissima stella della ginnastica artistica capace di riportare l’Italia sul podio internazionale a squadre. Giorgia ha i numeri per figurare alla grande in un parterre che vedrà protagoniste le migliori interpreti mondiali delle specialità. Lo storico bronzo delle fate azzurre con Giorgia Villa capitano ai mondiali di Stoccarda, 63 anni dopo l’ultimo podio italiano nella disciplina, lascia ben sperare. Sull’anello del velodromo è atteso Simone Consonni, che nel frattempo ha fatto incetta di medaglie e si propone per le gare a inseguimento e all’americana, con qualche chance di essere chiamati in squadra anche per Stefano Moro e Davide Plebani. Fausto Masnada si candida a fare parte della spedizione azzurra per partecipare alla gara individuale. Atletica leggera: il marciatore Matteo Giupponi sarà sicuramente della partita, come pure spera di esserci la maratoneta Sara Dossena. Sempre sulla distanza dei 42 km e 195 vorrebbe dire la sua Yassine Rachik, bronzo agli Europei di Berlino ’18 e nono all’ultima edizione della London Marathon. Sui 110 hs cerca il minimo Hassane Fofana. Se per Marta Milani le possibilità di volare a Tokio sono ridotte dal sopravanzare delle giovani specialiste della 4×400, staffetta alle cui fortune lei ha contribuito fortemente, il sogno di una outsider che risponde al nome di Marta Zenoni non può dirsi affatto tramontato. La giovane mezzofondista dell’Atletica Bergamo ’59, rimasta ferma un anno e mezzo, si sta allenando e il suo talento è sempre pronto a esplodere. Come lo è stato quello del 22enne Emmanuel Ihemeje, 17.26 nel triplo, da Verdellino agli Usa. Da aggiungere i nomi delle cestiste Marcella Filippi e Elisa Penna, della pallavolista Ofelia Malinov (bergamasca di nascita) e Andrea Cassarà (direttore tecnico della Bergamasca Scherma).