F1: finale dolceamaro

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massaCommissari di gara intransigenti e Ferrari beffata nel Gran Premio del Brasile, gara conclusiva del mondiale 2013 di F1 che vede ancora una volta la doppietta Red Bull e il trionfo di Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo chiude la stagione con 13 vittorie come Schumacher nel 2004, 9 consecutive come Alberto Ascari negli anni ’50. Webber, al passo d’addio alla F1, chiude al secondo posto. Fernando Alonso è il primo degli umani alle spalle dell’inarrivabile Red Bull. Felipe Massa finisce settimo e a testa alta nell’ultima gara al volanta della Ferrari, ma a lui e alla Rossa costa in maniera decisiva una penalità comminatagli dai commissari di gara per aver tagliato la linea bianca che immette sulla corsia di ingresso ai box. Un drive through che nega a Massa il quarto posto e nel computo finale costa il secondo posto nel mondiale costruttori a vantaggio della Mercedes. Il problema è che altri piloti sarebbero a rischio sanzione per lo stesso motivo, ma nulla viene deciso a loro carico. Con Massa ai piedi del podio la Ferrari sarebbe arrivata a pari punti con la Mercedes e si sarebbe assicurata la piazza d’onore alle spalle della Red Bull per aver vinto più gare in stagione. Peccato. Ma se ne discuterà ancora. Massa scende per l’ultima volta dalla Ferrari con cui ha disputato 139 gran premi, collezionando 11 vittorie e 15 pole position. Il momento più emozionante del gran premio è il cambio gomme di Vettel quando al box manca l’anteriore destra e si persono secondi preziosi. Ma l’ampio margine garantisce al tedesco della Red Bull di restare saldamente al comando davanti a Webber. Alonso, in ritardo di 19 secondi, precede di una ventina di secondi Button su McLaren e Rosberg. Poi Perez, Massa, Hulkenberg e Hamilton, mentre Riccardo guadagna l’ultimo punto per sé e la Toro Rosso. La Ferrari sperava in una corsa bagnata. Così non è stato. Ci si accontenta del ritorno sul podio.

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