F1: tutto ancora in gioco

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Vettel sempre più vicino al terzo titolo mondiale consecutivo, ma la Formula Uno assegnerà la vittoria solo all’ultima corsa in programma a Interlagos in Brasile. L’esito del primo gran premio corso sul circuito di Austin in Texas vede sul gradito più alto del podio l’inglese Luis Hamilton su McLaren e assegna ancora un ulteriore, piccolo vantaggio al pilota della Red Bull, che deve accontentarsi del secondo posto e guarda immediatamente alle sue spalle l’irriducibile Fernando Alonso. Ora il distacco tra Vettel e il pilota spagnolo della Ferrari è di 13 punti (273 a 260). Ancora una volta la scuderia di Maranello tira fuori il meglio della strategia e le migliori energie dai suoi piloti. Encomiabile Felipe Massa il quale, sesto nella griglia di partenza, accetta la sostituzione del cambio arretrando per regolamento di cinque posizioni e consentendo al compagno di squadra di guadagnarne una e favorirne lo scatto al via. Alonso non tradisce e si ritrova al quarto posto alle spalle della coppia Red Bull, Vettel e Webber, e di Hamilton. L‘inglese sopravanza Webber già alla quarta tornata, inanellando giri record, e avvicina Vettel fino a 9 decimi di distacco. Una sola sosta ai box per tutti. Quella di Alonso arriva al 21esimo giro e non è impeccabile, perché perde tempo prezioso nella sostituzione della gomma posteriore destra. Nonostante ciò, Alonso trae profitto dal ritiro di Webber, tradito dall’alternatore, ed è virtualmente terzo. Dopo la sosta ai box anche Hamilton si ritrova a duellare per il secondo posto con Raikkonen, a sua volta superato da Alonso quando è il momento del pit-stop. Esattamente a metà gara Hamilton comincia il suo attacco a Vettel facendo segnare un nuovo giro record e portandosi a un secondo e mezzo dal capolista. Al 33esimo giro Hamilton guadagna mezzo secondo grazie al rodei dei doppiati e s’incolla a Vettel, che risponde scendendo sotto il muro di 1’41″ a 20 giri dalla fine. Il sorpasso si compie al 42esimo giro, quando contestualmente Felipe Massa fa segnare il giro veloce. Le posizioni restano invariate fino al 56esimo e ultimo giro. Hamilton ottiene al 21esimo vittoria in carriera nella penultima corsa al volante della McLaren, che lascerà a fine stagione per trasferirsi alla Mercedes. Vettel si consola con il record del tracciato, fatto segnare al penultimo giro, in 1’39″347. La Red Bull conquista aritmeticamente il mondiale costruttori e attende l’ultimo gran premio sul circuito di Interlagos, dove nelle due precedenti stagioni ha fatto en-plein con Vettel e Webber e la Ferrari non vince dal 2008. Quel che preoccupa, in vista del rush finale, è il divario della Rossa rispetto a Red Bull e McLaren. Alonso, giunto sul traguardo davanti a Felipe Massa, accusa un ritardo di quasi 40 secondi. Colmarlo allo stato atttuale appare assai difficile. E’ chiaro che i tecnici di Maranello metteranno Alonso nelle migliori condizioni per garantire affidabilità alla macchina. Tutto il resto è affidato alla capacità di Vettel che non dovrà sbagliare e al quale basterà arrivare subito dietro Alonso, anche se il ferratista dovesse tagliare per primo il traguardo.

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