Massa Felipe, non felice

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massaFare il secondo, a lungo andare, logora. Se poi chi sta davanti e corre per vincere scava un netto divario, allora il ruolo di supporto pesa. Con un twit ha annunciato che nel 2014 non sarà al volante della macchina di Maranello. Otto anni lunghi da raccontare, con alti e bassi, poche gioie e tante smorfie, con l’altro che quasi sempre fa ombra. Felipe Massa ha avuto sempre l’aria del bravo ragazzo, quello disposto a dare tutto e subire tutto. In fondo, quando c’è da lottare, non si è tirato indietro, se non per lasciare strada al compagno di squadra. E’ successo con Schumacher, Raikkonen e Alonso. Ma non si può dire che Felipe non abbia avuto le sue chance di vittoria. Arrivano alla Ferrari nel 2006 in sostituzione di Barrichello, ottenne il primo successo in carriera in F1 al Gran Premio di Turchia suggellando la stagione dell’esordio con la Rossa andando a vincere in casa, a Interlagos, dopo una eccellente pole position e eguagliando il grande Ayrton Senna. Al suo fianco c’era il sette volte campione del mondo Michale Schumacher, l’anno dopo sostituito dal finlandese Raikkoken, proprio colui che è stato designato a sostituirlo nel 2014. Dopo due successi, nel Barhein e in Spagna, nel 2007, la stagione più appagante è stata quella vissuta nel 2008 con il titolo mondiale piloti perso a pochi giri dalla fine dell’ultimo gran premio.

Massa si presentò al Gran Premio del Brasile con 7 punti di ritardo da Hamilton: il brasiliano poteva vincere ancora il titolo, se Hamilton non fosse andato oltre sesto posto, oppure arrivando secondo con l’inglese ottavo. Dopo aver dominato un Gran Premio rocambolesco, la conquista dell’iride sembrava fatta. Hamilton, sesto, appena superato da Vettel, sorpassò però a quattro curve dal termine della corsa il tedesco Glock e si aggiudicò il titolo per un solo punto. Una beffa. Il 25 luglio 2009 durante la seconda sessione di qualifica del Gran Premio d’Ungheria Massa, mentre viaggiava a circa 200 chilometri orari alla guida della sua monoposto, viene colpito alla testa da una molla pesante circa 800 grammi, staccatasi dalla Brawn GP del connazionale Rubens Barrichello. Si sfiora la tragedia. Non tornerà in pista per il resto della stagione. Dal 2010 affianca Fernando Alonso diventandone lo scudiero, ma riuscendo a salire sul podio solo cinque volte. L’epilogo della lunga avventura in Ferrari all’indomani del Gran Premio di Monza.

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Ecco il messaggio via Twitter: «Vorrei ringraziare la squadra per tutte le vittorie e tutti i momenti bellissimi trascorsi insieme».«Ringrazio mia moglie e tutta la mia famiglia, tutti i miei tifosi e i miei Sponsor. Da ciascuno di loro ho sempre ricevuto un grandissimo sostegno!».«Ora voglio spingere al massimo con la Ferrari per queste ultime 7 gare».«Per il 2014 voglio trovare una squadra che mi dia una macchina competitiva per vincere tante altre gare e conquistare un Campionato che continua ad essere il mio sogno più grande! Grazie a tutti! Felipe».