Pellegrino nello sci di fondo

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Pellegrino_FL’inno italiano torna a essere suonato nella coppa del mondo dello sci di fondo maschile, a distanza di cinque anni dall’ultimo successo sul circuito, quando Giorgio Di Centa si impose nella 15 km di Canmore nel febbraio 2010. Il merito è di Federico Pellegrino, che si è aggiudicato la sprint in tecnica libera di Davos. La sua è stata la vittoria della rabbia in un periodo certamente non facile per la squadra azzurra, alle prese con un profondo rinnovamento affidato alle sapienti mani di Giuseppe Chenetti.

Pellegrino ha superato le qualificazioni con largo margine, si è imposto nella sua batteria dei quarti di finale, è stato ripescato in semifinale per pochi centesimi nell’unico momento in cui è parso leggermente in difficoltà, poi ha imposto il proprio ritmo in finale nei confronti della concorrenza, capace soltanto di avvicinarsi nei pressi del traguardo, dopo che il valdostano aveva messo fra sè e gli avversari più di una decina di metri alla fien della salita. Gli sconfitti di oggi sono il russo Alexej Petukhov, il norvegese Finn Krogh, lo svedese Calle Halfvarsson, l’altro norvegese Turvoll Fossli e l’altro svedese Emil Joensson, gente abituata a vincere.

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Adesso in questa felice compagnia c’è anche Pellegrino, finalmente a segno dopo cinque piazzamenti sul podio mai conditi dal gradino più alto per un successo che gli permette di diventare il dodicesimo italiano a vincere una gara di Coppa del mondo in prove individuali. Buone notizie in casa Italia arrivano anche dalla prima qualificazione del valtellinese Simone Urbani, il quale da buon gregario si è sacrificato nella stessa batteria dei quarti in cui gareggiava Pellegrino per agevolare il passaggio del turno da parte del compagno di squadra.

(fonte: fisi)