Terza medaglia per l’Italia nei Mondiali di Schladming: a conquistarla è un magico Manfred Moelgg. Il 31enne finanziere di San Vigilio di Marebbe regala spettacolo ed emozioni sulla Planai in una seconda manche dove si sdraia per terra dopo una quindicina di secondi, si rialza come un acrobata mettendo una mano per terra e da lì in poi piazza una sequenza di porte fantastiche, in cui rimonta dalla quarta posizione di metà gara fino al terzo posto che gli vale un podio strameritato in una stagione che lo ha visto tornare ai massimi livelli sia in slalom che in gigante.
Davanti a lui due mostri sacri come Ted Ligety (al terzo oro in tre gare iridate disputate dopo supergigante e supercombinata, è record) e l’idolo di casa Marcel Hirscher che attribuiscono ulteriore valore all’impresa di Moelgg, il quale stavolta può giovarsi di quattro fondamentali centesimi di vantaggio su Aksel Lund Svindal, una volta tanto costretto ad accontentarsi della medaglia di legno. Si chiude in questo modo un lungo digiuno che vedeva l’Italia fuori dalle medaglie in gigante da sette edizioni. L’ultima arrivò con Alberto Tomba, oro a Sierra Nevada nel 1996, mentre Moelgg festeggia il terzo podio della carriera dopo l’argento di Are 2007 e il bronzo di Garmisch 2011 in slalom.
Nelle posizioni di vertice sorride anche Davide Simoncelli, ottimo sesto. Il poliziotto trentino, sesto anche al mattino, manca il podio di 33 centesimi ma può comunque ritenersi soddisfatto di avere mostrato piena competitività agonistica dopo il terribile incidente dello scorso mese di giugno (trauma addominale con una piccola perforazione dell’intestino) che lo ha costretto a saltare gran parte della preparazione. Appena fuori dalla top-ten finisce Max Blardone, undicesimo, mentre Roberto Nani ha terminato in ventitreesima posizione la sua prima esperienza iridata. (fonte: fisi)