Alla fine i record si sa, sono fatti per essere battuti e prima o poi doveva capitare, ora siamo curiosi di vedere se e quando questo nuovo record lo sarà. Rafael Nadal vince da pronostico la edizione 2013 degli Open di Francia e diviene il primo giocatore a conquistare per otto volte un titolo di uno Slam. I due “miti” che lo precedono nel computo totale di vittoria nei quattro principali Major (Federer 17- Sampras 14), si erano “fermati” entrambi a 7 sull’erba londinese di Wimbledon. Ora ragionando sul fatto che uno si è ritirato e l’altro appare destinato ad un inevitabile declino, all’orizzonte non si vede chi possa intaccare questa pietra epocale, anzi forse proprio lo stesso Nadal stà già pensando al nono e perchè no decimo successo. Sulla terra rossa, sembra di giocare veramente contro un’entità superiore, solo Nole Djokovic pare in grado di esorcizzare questo “diavolo rosso”, ma dalla sua deve avere anche la fortuna che magari in semifinale gli ha voltato le spalle. La finale con l’amico David Ferrer, assomiglia tristemente a tante (troppe) partite già viste. Le armi dello spagnolo meno famoso sono inefficaci contro il mancino di Majorca ed allora anche se passano 2 ore e 16 minuti prima che Usain Bolt consegni il trofeo nelle mani di Rafael, il finale lo conosco già tutti. 6/3 6/2 6/3, 3 set a 0 ed il solo momento di emozione “regalato” da un personaggio mascherato che invade il campo armato di fumogeni per protestare contro la politica del governo francese sulle questioni inerenti i matrimoni gay. Un po poco…per gli appassionati di tennis.
Serena Williams ritorna invece a tenere fra le mani quel trofeo che 11 anni prima era stato suo e lo fa, strappandolo idealmente dalle mani di Maria Sharapova, detentrice del titolo e degna avversaria di una bella finale (6/4 6/4 per la Williams) durata 1ora e 46 minuti. 6° titolo del 2013, 16°Slam (2 a Parigi), 31a vittoria consecutiva, numeri da regina!
Deludono invece le nostre ragazze, Errani&Vinci non bissano il successo 2012 ed arrivano svuotate in finale, dove a trionfare sono le russe Makarova e Vesnina con il punteggio di 7/5 6/2. Partita decisamente bruttina, con tanti errori gratuiti e testa ora già rivolta a Wimbledon per tornare a dimostrare di essere la coppia “rosa” più forte sul circuito WTA.
Cosa ci resterà di questa edizione? Sicuramente Rafa e la sua “resurrezione sportiva”, la grinta di Monfils e Tsonga, i miracolosi recuperi di Robredo e un’altra magnifica sfida fra Nadal e Djokovic. Ora tutto il circuito si sposta verso il “verde” con Wimbledon all’orizzonte.
( commento di Luca Polesinanti )